{{IMG_SX}}Modena, 2 luglio 2007 - A conclusione di una operazione durata un anno e mezzo i carabinieri di Bologna, Modena e Reggio Emilia, coordinati dal sostituto procuratore della Repubblica di Bologna Stefano Orsi, hanno sgominato una banda che sfruttava prostitute soprattutto straniere facendole lavorare in alcuni night dell'Emilia Romagna. Dieci persone sono state arrestate.

 

 

Tra di loro, i presunti capi della banda, Silvano Musso e Massimo Musso, padre e figlio, rispettivamente di 55 anni e 30 anni, entrambi pregiudicati, gestori di alcuni locali come lo 'Sporting Club' di Crevalcore, il «Key West» di Modena e il «Blade» di Pianoro. Il blitz, scattato la sera del 29 giugno con l'impiego di una settantina di carabinieri con cani antidroga, ha portato anche all'arresto di due ragazze rumene di 23 anni, compagne dei Musso; di un napoletano di 42 anni, N.S., sospettato di essere anche il fornitore della cocaina consumata nei locali; di un modenese (S.F.,33 anni) considerato l'alter ego dei due boss; un calabrese (S.F. 59 anni) ed un pugliese (T.B.63 anni) residenti a Modena; un ferrarese (P.U., 54 anni) che aveva il ruolo di 'direttore di sala' di uno dei locali, il 27enne avellinese C.R., residente a Reggio Emilia.

 

I Musso sono finiti in carcere insieme a una delle due rumene, G.L.O., ed al napoletano N.S.. Gli altri sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.  L'indagine era nata dalla denuncia del proprietario dello stabile in cui si trovava uno dei locali, a Crevalcore, che era dovuto intervenire per liberare lo scarico fognario intasato di profilattici. Lunghi mesi di pedinamenti, appostamenti, accertamenti che hanno coinvolto i carabinieri di diversi comandi hanno portato infine all'operazione dei giorni scorsi ed alla scoperta di una struttura ben organizzata, con attività costante che veniva registrata regolarmente su alcuni brogliacci, sui quali venivano annotate con simboli diversi le prestazioni sessuali e le semplici consumazioni.