A caccia di voti

Barbara Manicardi

Barbara Manicardi

Modena, 16 novembre 2014 - A una settima dal voto i big della politica sparano le ultime cartucce per tentare di convincere quante più persone possibili ad andare alle urne. E la Bassa, terra martoriata da terremoti e disastri naturali, diventa un palcoscenico ideale per far leva sulla rabbia della gente (Salvini) o per rivendicare un lavoro «fatto bene in questi anni» (Errani). La leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, si ferma in città ma non dimentica di sottolineare che chi abita lì è «figlio di un Dio minore».

La verità, come sempre, sta nel mezzo. Sicuramente qualcosa di positivo è stato fatto dal 2012, ma soprattutto grazie alla grandissima volontà e capacità delle persone e degli imprenditori (piccoli e grandi) che, davanti a un disastro dopo l'altro, non hanno mai perso la determinazione a ripartire, più forti di prima. La Regione, con la sua raffica di ordinanze, di lacci, di accordi campati in aria e poco pratici', di dimenticanze, ha spesso (non sempre) rallentato questa difficile ricostruzione. Alla fine il bilancio, se paragonato ad altri territori, è sicuramente positivo. Ma restano tantissime cose da risolvere: la sospensione delle tasse; i lavori e le fatture per i rimborsi, tanto per fare solo qualche esempio.