Carlo Calenda a Modena: "Mezzetti non allarghi troppo la coalizione"

Tappa in redazione per l’ex ministro, leader di Azione, che presenta il suo libro ‘Il Patto’, accompagnato dal senatore Richetti. "Se estende troppo l’alleanza rischia di ritrovarsi una giunta litigiosa. Preoccupato per la Maserati"

Modena, 18 febbraio 2024 – “Visto che Mezzetti ha un consenso largo, mantenga la coalizione stretta". Tappa modenese per il leader di Azione ed ex ministro Carlo Calenda ieri a Magreta per la presentazione del suo libro il Patto (ed. La Nave di Teseo). Prima ha visitato la redazione e incontrato il capo del del Carlino Mode n a Barbara Manicardi assieme tra gli altri al commissario provinciale Paolo Zanca, il senatore Matteo Richetti, il parlamentare Ettore Rosato.

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Calenda, a voi piace il candidato Massimo Mezzetti: Azione dunque sarà in coalizione con il centrosinistra.

"Noi guardiamo alla qualità della persona che si presenta, che prescinde dal posizionamento politico: può essere anche molto di sinistra, ma se è capace la votiamo volentieri. Spesso siamo con il centrosinistra, ma se c’è un sindaco bravo di centrodestra non abbiamo pregiudizi".

A Modena si prefigura una coalizione larga, dal centro fino ai 5stelle verso i quali però lei non nutre particolare simpatia diciamo...

"Occorre una chiarezza di contenuti. Quando i campi si allargano troppo rischi di costruire una giunta litigiosa e paralizzata".

Ma il valore aggiunto di Mezzetti è proprio la sua capacità di estendere dal centro fino ai 5stelle.

"Proprio perché Mezzetti ha un consenso largo gli suggerirei una coalizione stretta, che ti sostiene quando devi governare. Altrimenti ti metti dentro i Verdi del ’no’ a tutto, i 5 stelle che non vogliono le infrastrutture, e ti crei un problema".

I 5stelle chiedono discontinuità sul programma, a partire dal no al progetto della Bretella.

"La discontinuità i 5 stelle ce l’hanno nel cervello. C’è un gigantesco problema in questo territorio produttivo. Mia moglie ha lavorato al Gruppo ceramiche Ricchetti, mentre io lavoravo alla Ferrari. C’era un problema di logistica gigantesco. Una parte della sinistra è per la ’decrescita infelice’ che pensa di compensarla con un sacco di sussidi".

Quando ha vissuto a Mode na?

"Ho abitato a Modena in via Mascherella per quasi sei anni, dal 1998 al 2004, lavoravo alla Ferrari e poi mi muovevo per andare alla Maserati nel cui stabilimento c’erano i cani randagi, l’abbiamo rilanciato. Mi sono occupato di Marketing e poi anche di finanza quando sembrava che la Ferrari dovesse quotarsi in Borsa".

Periodo complicato per la Maserati adesso.

"Sono molto preoccupato in generale per la situazione del gruppo Stellantis. Il gruppo Fca è stato venduto ai francesi senza garanzie, proprio ciò che Marchionne escludeva di fare. Il risultato è oggi che il gruppo ha 7mila dipendenti in meno, le fabbriche italiane non sono pronte per l’elettrico, quelle francesi sì. In Francia si depositano dieci volte i brevetti che nella filiale italiana, la produzione di veicoli è scesa del 30% dall’epoca Marchionne. Un disastro".

Nel suo libro Il Patto lei dà un giudizio drastico sugli ultimi 30 anni.

"Sono stati raggiunti risultati importanti, siamo entrati in Europa, abbiamo adottato l’Euro, ho fatto Industria 4.0, Bersani ha fatto le liberalizzazioni. Ma qual è il bilancio complessivo per un elettore di destra che voleva meno tasse, meno Stato, più sicurezza o per un elettore di sinistra che voleva più scuola, salari più alti, più sanità? Per entrambi è fallimentare. E anch’io sono stato parte di un sistema che estremizza la lotta politica, senza parlare di contenuti. Noi oggi discutiamo del terzo mandato in Regione, mentre per un’operazione alla cataratta ci sono due anni di lista d’attesa".

Di stretta attualità è anche il problema dell’editoria, soprattutto della la carta stampata ,sotto scacco rispetto ai giganti del web.

"Mi farò promotore di una proposta che valorizzi gli editori puri, quelli cioè che non hanno altri interessi che i media che gestiscono. Proporrò che lo Stato ne ’raddoppi’ le copie, li supporti economicamente".