Modena, 29 settembre 2011- DOPO LA SCOPERTA di fibre di amianto nel pavimento del poliambulatorio in via del Pozzo, le tre aziende che hanno uffici e servizi all’interno — Policlinico, Ausl e Università — hanno istituito una task force di esperti per esaminare l’edificio e metterlo in sicurezza. Nei prossimi giorni partirà un programma di intervento che rivolterà l’edificio come un calzino: l’obiettivo è di stanare l’amianto e rimuoverlo al più presto, operando in massima sicurezza.  Martedì mattina una squadra di circa venti persone si è data appuntamento al poliambulatorio per un’ispezione durata diverse ore.

PER OGNUNA delle aziende erano presenti tecnici del Servizio prevenzione e protezione aziendale (Sppa), due tecnici della Medicina del lavoro e 7 rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls). La squadra ha passato al setaccio l’edificio, registrando i punti in cui il pavimento presenta mattonelle rotte o piccole crepe: è stata così costruita una mappa con un centinaio di punti critici in cui andranno effettuati i prelievi. Tutti i piani e tutti gli uffici verranno coinvolti, dal Saub al Cup al Centro antidiabetico fino agli ambulatori per la fisioterapia e lo screening mammografico. «Per il momento abbiamo effettuato il sopralluogo negli spazi del Policlinico e dell’Università — spiegano i tecnici di Sppa — lunedì prossimo completeremo il lavoro ispezionando gli uffici assegnati all’Ausl. I campioni di pavimento verranno asportati sabato 8 ottobre, probabilmente si proseguirà anche il 9, e verranno portati per le analisi all’Arpa di Reggio Emilia».

I LAVORI verranno effettuati in giorni festivi per motivi di sicurezza: l’amianto è pericoloso quando viene spezzato e le polveri si liberano nell’aria, proprio la condizione che si verificherà durante i prelievi. Per questo saranno presenti nell’edificio solo i tecnici della ditta che dovrà rimuovere i campioni, con tutte le precauzioni del caso. Per avere l’esito delle analisi ci vorranno almeno due settimane, tutti i pezzetti che arriveranno all’Arpa andranno triturati e catalogati uno per uno. Un lavoro certosino che ha l’obiettivo di tranquillizzare gli operatori che lavorano nel Poliambulatorio e gli utenti che lo frequentano ogni giorno. Il Poliambulatorio è una struttura molto vecchia e già nelle pareti è stata riscontrata la presenza di amianto, poi isolato con specifici pannelli. Nel Pal si dice chiaramente che l’intenzione è di trovare un’altra collazione per gli uffici, ma ci vorranno sei o sette anni almeno.

IL RESPONSABILE sicurezza del sindacato Fials, Livio Lomartire, ha seguito il sopralluogo e conferma «la forte collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti e il massimo scrupolo con sui si sta procedendo». Non sempre però è stata usata questa attenzione: «Alcuni lavoratori raccontano che nel periodo estivo sono stati effettuati lavori di manutenzione nel pavimento in presenza dei dipendenti — spiega — gli operai non si sono preoccupati della polvere di amianto che si è depositata anche sulle scrivanie».