Modena, 9 novembre 2011- PANNELLI fotovoltaici in grado di seguire il sole durante tutta la giornata: una nuova installazione a Sant’Andreapelago conferma come la crescente parabola dell’industriale Gian Pietro Beghelli abbia solide origine sul nostro Appennino. Quest’anno poi questo connubio coincide con i trenta anni della società Elettronica Cimone di proprietà del Gruppo Beghelli situata a Sant’Andreapelago. Un’azienda con un primato davvero eccezionale di questi tempi: i circa 150 dipendenti, in tutti questi anni, non hanno mai conosciuto la cassa integrazione.

Sorta nel 1981, Elettronica Cimone dà infatti occupazione a circa 150 persone provenienti da tutto l’alto Frignano e con larga prevalenza femminile. Produce sofisticati circuiti elettronici che compongono i prodotti proposti dal Gruppo Beghelli, noti ormai in tutto il mondo. Dall’anno 2000, Elettronica Cimone è stata inoltre protagonista di un importante ampliamento: al già esistente stabilimento di 4.200 metri quadrati coperti, si è aggiunta la costituzione di un nuovo complesso a Piangrande che si estende su due capannoni, per una superficie complessiva di 10.000 metri quadrati, di cui 5.000 coperti. Roberto Logli, ex vicesindaco di Pievepelago, evidenzia come «Elettronica Cimone è oggi un cardine fondamentale per l’economia locale, con notevoli prospettive di lavoro per il personale della nostra montagna, in quanto rappresenta l’unica reale alternativa all’altalenante settore turistico».

Tutto iniziò negli anni ’70, quando Gian Pietro Beghelli giunse in Appennino come postino e, pian piano, si affermò grazie a una lungimiranza e a un intuito eccezionali. Prima piccoli laboratori a Fiumalbo e Pievepelago, poi l’exploit che lo sta facendo conoscere in tutto il mondo. Lui stesso ricorda come al suo successo abbia contribuito, in tutti questi anni, la gente dell’alto Frignano, grazie alla quale il gruppo si è ben radicato sul territorio, con una eccezionale continuità del personale lavorativo che assicura, ancora oggi, la massima stabilità nella produzione. «A Pievepelago abbiamo impiantato il cuore della produzione elettronica, creando una nostra piccola Silicon Valley — spiega Gian Pietro Beghelli –. Avendo necessità di poter contare, all’interno dell’azienda, su tecnici preparati e competenti, abbiamo investito molto sui giovani che, nel tempo, si sono impegnati con noi nello sviluppo dei processi industriali, specializzandosi nella materia. Abbiamo avuto la fortuna di trovare ottime risorse di personale, che ci ha ripagato con fedeltà e competenze, mentre noi abbiamo contribuito al mantenimento dell’occupazione nel territorio». Tra i prodotti ‘locali’ gli apparecchi elettronici di consumo e i sistemi per la sicurezza domestica e industriale, da quelli antintrusione ai rivelatori di fughe gas, fino agli innovativi dispositivi di telesoccorso e di teleassistenza, e i più recenti sistemi fotovoltaici.