Modena, 1 marzo 2012 - Quasi 50 pagine. Tanto è lungo il bando per l’affidamento della gestione del Centro di identificazione ed espulsione di Modena. Oltre alla descrizione dell’appalto, il bando contiene le specifiche sui servizi e le forniture oggetto del capitolato. In particolare nell’allegato 1d (Specifiche tecniche integrative del capitolato, relative all’appalto di servizi e forniture per la gestione dei Centri di identificazione ed espulsione) troviamo i servizi e le forniture per i cosiddetti “ospiti”, come vengono ripetutamente chiamati nel bando. Scorrendo l’elenco ci si accorge subito che c’è qualcosa che non va: alla voce “kit fornitura per gli ospiti” si notano tre liste che si discostano leggermente l’una dall’altra. Una riguarda gli uomini, una è per le donne (che hanno gonne invece dei pantaloni e per le quali ci sono previsioni specifiche, assorbenti, reggiseni) e una per i bambini in cui oltre a scarpe, pigiami, t-shirt e asciugamani prevede anche tutine e pannolini. Ma, dato che i minori sono inespellibili, cosa ci fa una previsione come questa nel bando per l’affidamento della gestione di un Cie? “L’espulsione è possibile solo in casi eccezionali, come ad esempio se il provvedimento interessa il nucleo familiare, ma è sempre necessario un pronunciamento del Tribunale dei minori - spiega Alessandra Ballerini, avvocato di Terres des hommes e Asgi - e in ogni caso i minori non possono essere rinchiusi nei Cie in promiscuità con gli adulti”.
 

Ma non è solo questa previsione a preoccupare. L’altro motivo di allarme sul bando per l’affidamento della gestione del Cie di Modena riguarda l’importo dell’appalto: 1,971 milioni di euro. Che diviso per i 3 anni di validità dell’appalto e per ognuno dei 60 posti disponibili nella struttura otteniamo i 30 euro al giorno indicati come base dell’asta. È questa la cifra di cui il gestore disporrà per dare ai cosiddetti “ospiti” servizi e forniture. Ma cos’è previsto in questi servizi? Il bando- sempre all’allegato 1d- prevede che nell’appalto sono inclusi: i servizi di assistenza generica alla persona (mediazione linguistica culturale, l’informazione sulla normativa e su diritti e doveri, il sostegno socio-psicologico con particolare attenzione alle vittime di abusi, portatori di handicap e persone con disagio mentale), il servizio di assistenza sanitaria (farmaci, primo soccorso, prenotazione visite, ecc.), il servizio di pulizia e igiene ambientale (compresa la manutenzione delle aree verdi). Le forniture riguardano i kit di vestiario, prodotti per l’igiene personale, lenzuola e coperte, e i pasti. Oltre al kit di vestiario è prevista la fornitura a ogni persona e solo una volta di una scheda telefonica di 15 euro (va tenuto conto che la reclusione nei Cie può arrivare fino a 18 mesi) e un buono economico pari a 5 euro ogni due giorni spendibile nel centro per piccole spese.