Modena, 23 marzo 2012 - Il sindaco di Modena e avvocato penalista, Giorgio Pighi, ha querelato per diffamazione il regista Gabriele Veronesi, e chiesto il sequestro del documentario intitolato “Modena al cubo”. Lo comunicano in una breve nota i legali del regista, annunciando la convocazione di una conferenza stampa lunedì prossimo alle 11.30 nello studio degli avvocati Mario Marchio e Gianluca Scalera. Il documentario, proiettato per la prima volta lo scorso ottobre di fronte a centinaia di persone al teatro del Tempio, e’ un approfondimento sull’urbanistica e sul tema della cementificazione di Modena.
 

“Si è trattato di una querela personale e non del Comune. Nel filmato il regista ha insinuato che io ho cercato di difendere una cooperativa in un processo per corruzione. Ma io non ho mai difeso questa cooperativa”. Così è scattata la querela per diffamazione nei confronti del regista Gabriele Veronesi, autore del documentario “Modena al cubo”. Lo fa sapere il sindaco di Modena, Giorgio Pighi, confermando di aver intrapreso un’azione legale nei confronti di Veronesi. Il sindaco di Modena (che è anche avvocato penalista), precisa di aver chiesto anche “il sequestro del filmato originario”, cioè di quello che è stato proiettato ad ottobre al teatro Tempio, di fronte a centinaia di cittadini. Successivamente, infatti, il regista ha rimosso la porzione di filmato ‘incriminata’.
 

Il documentario tuttora visibile su youtube “è liberissimo”, spiega Pighi, dal momento che non contiene più quel passaggio. Ma la diffamazione c’è già stata nella proiezione di ottobre. “Ho chiesto il sequestro perchè a me interessava che il giudice avesse una prova”, prosegue il sindaco, sottolineando ancora una volta di aver agito come “persona fisica” e non come sindaco. Il bersaglio principale del documentario è l’assessore all’Urbanistica, Daniele Sitta.

Tutto parte dal suo documento intitolato “Modena Futura” in cui, da quanto si evince guardando il video, si sono gettate le basi per la ‘cementificazione’ che sta investendo la città. Il filmato passa in rassegna i progetti più contestati (via Aristotele e via Cannizzaro, Autodromo di Marzaglia, Novi Park, piscina del parco Ferrari, e altri), dando la parola a professionisti (come il meteorologo Luca Lombroso) e oppositori (come la consigliera Idv Eugenia Rossi e alcuni membri dei comitati cittadini), e denunciando gli interessi politici ed economici in gioco. Tra le altre vicende, si richiama anche lo scontro fra Coop ed Esselunga per l’acquisto del terreno in via Canaletto, e si citano alcune cooperative di costruzione modenesi coinvolte nell’acquisto di terreni.

Fonte Dire