Modena, 7 maggio 2012 - NERVOSI, giovani ed extracomunitari: questo il profilo dei tre che, intorno alle 4 di domenica mattina, hanno letteralmente pestato a sangue il carpigiano Matteo Ghizzoni. «Ero a sedere nei tavolini esterni del Caffè dei Pio — racconta la sera seguente Matteo, ancora sconvolto dall’accaduto — e stavo chiacchierando con alcuni conoscenti. Entrato per pagare il conto e uscito di nuovo dal locale, dopo qualche minuto mi sono accorto della mancanza di cellulare e portafoglio, che tengo sempre in un marsupio». Resosi conto dell’accaduto, Matteo si è guardato intorno per cercare di carpire, e ha visto tre giovani — a suo parere addirittura minorenni — che, poco distanti, lo hanno guardano sogghignando. «Ho intuito fossero stati loro, e li ho redarguiti arrabbiato, dicendo di restituirmi ciò che mi avevano sottratto». È a quel punto che è avvenuto l’inimmaginabile. I tre ragazzi, secondo il racconto di Ghizzoni, si sono avventati su di lui e hanno iniziato a tempestarlo di pugni sul volto. E non si è trattato di un raptus momentaneo, perché l’aggressione è proseguita per parecchio tempo, con una violenza quasi cieca: «Quando uno di loro aveva finito di picchiarmi, è arrivato il suo amico e mi ha dato un pugno ancora più forte. Sembrava quasi facessero a gara». L’aggredito a quel punto ha cercato di ripararsi il volto come meglio poteva ma, dopo pochi attimi, è caduto a terra. Il fatto è che Matteo fatica a camminare: «Sono invalido da anni. Ultimamente avevo smesso di spostarmi con le stampelle ma ora mi toccherà evidentemente ricominciare». Dopo altri minuti che sembravano non finire mai la gragnuola di colpi si è fermata e Matteo, sanguinante e tumefatto, è riuscito a raggiungere l’auto e a tornare a casa a Cibeno. Il fatto è ancor più grave se si considera come non sia avvenuto in un vicolo buio ed isolato, ma a pochi passi da Piazza Martiri e, soprattutto, sotto gli occhi di diversi testimoni: «Oltre alle botte quello che fa davvero male è che nessuno abbia mosso un dito», lamenta il ferito. Matteo dice di non essere stato aiutato neppure a rialzarsi a pestaggio finito.

IERI MATTINA si è poi recato al pronto soccorso, dove non è stata riscontrata nessuna lesione interna, ma soltanto il referto radiologico, pronto oggi, potrà verificare se oltre ad escoriazioni ed ecchimosi su viso e braccia, vi siano altri danni: «Mi fa davvero male la schiena, spero di non avere vertebre rotte. Appena avrò il referto in mano mi recherò a sporgere denuncia», racconta. La zona non è purtroppo nuova ad episodi di violenza: poche settimane fa è scoppiata un’altra rissa con lancio di bottiglie. E i residenti esasperati chiedono siano fatti più controlli.

Marcello Marchesini