Castelfranco, il restauro dell’Assunta riempie S. Maria

Il dipinto di Guido Reni è conservato qui dal 1627

Il quadro dell'Assunta di Guido Reni

Il quadro dell'Assunta di Guido Reni

Castelfranco (Modena), 19 aprile 2016 - Domenica nella chiesa di Santa Maria è stato presentato il restauro dell’ancona e del quadro dell’Assunta di Guido Reni che la chiesa parrocchiale conserva con cura e devozione dal 1627. La chiesa era, per l’occasione, gremita. Tante anche le autorità presenti fra cui il sindaco Stefano Reggianini. La Pro Loco di Castelfranco Emilia è stata la promotrice di questa importante iniziativa culturale. Per potere raggiungere questo risultato, la Pro Loco ha dato vita dal giugno 2015 a una serie di eventi, mirati a diffondere non solo la conoscenza e il valore della Pala dell’Assunta, ma anche a presentare i fatti storici, puntualmente documentati negli atti dell’archivio parrocchiale locale.

Il 6 giugno dello scorso anno è stato rievocato lungo il corso della città, in costumi d’epoca, il corteo che introdusse la pala nella chiesa di Santa Maria nel maggio del 1627. Sul sagrato della chiesa è stata rappresentata la narrazione dei miracoli che accompagnarono l’evento stesso. Il 12 giugno del 2015 nella chiesa parrocchiale l’architetto Andrea Capelli ed il prof Emilio Rocchi hanno presentato la storia della chiesa e della commissione della pala dell’Assunta al pittore bolognese. Nello stesso periodo è stata allestita una mostra dei documenti originali riguardanti la commissione del quadro, nonché le principali vicende storiche nei tre secoli successivi.

«Tutti questi eventi sono stati realizzati grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e di vari privati fra cui Officine Ottani – dice Rosanna Righini, vicepresidente di Pro Loco – Scopo non secondario degli eventi è stata la raccolta fondi per il restauro della pala e dell’ancona dell’Assunta. A tale iniziativa hanno prontamente risposto con grande sensibilità il Rotary Club di Vignola, Castelfranco e Bazzano, e la Bper Banca consentendo la copertura della spesa, e l’avvio immediato delle pratiche relative al restauro che è iniziato il 13 gennaio 2016 e si è concluso il 16 marzo – continua Righini – Il restauro è stato realizzato grazie alla dottoressa Monica Ori del Laboratorio arte e restauro di Bologna ed è costato 14.500 euro di cui 13mila finanziati da Rotary e Bper».