{{IMG_SX}}Praslin (Isole Seychelles), 27 marzo 2009 - La prima volta di Michele Barilari alle Seychelles è stata nel 2003, da studente dell’Università di Urbino alla ricerca di dati per la sua tesi sulla riproduzione del fetonte. Per quattro mesi ha dormito ad Aride in quella che gli inviati del mensile naturalistico Geo, — nel loro approfondito servizio dedicato all’attività di ricerca del Centro di Zoologia e Conservazione dell’Università di Urbino fondato dallo zoologo Massimo Pandolfi — hanno definito eufemisticamente "una spartana sistemazione" in Paradiso.

 

{{IMG_SX}}"Senza comodità, né evasioni — racconta Barilari — ho trascorso quattro mesi in compagnia della Natura e di un solo ranger, Tony Jupiter, oggi mio grande amico". Tra millepiedi giganti e immancabili lucertole, alberi semoventi, rocce granitiche, con sole e Oceano Indiano a dettare legge sulle priorità della giornata Barilari ha imparato ad amare Aride prima, le Seychelles dopo e la ricerca come conseguenza di una esplorazione avvalorata dal senso della salvaguardia e del rispetto di un patrimonio straordinario.

 

"E’ un luogo sorprendente" racconta Barilari, che conseguita la laurea in Scienze ambientali, sei mesi all’anno vive a Praslin perché non ha mai interrotto il progetto di studi del Centro di Zoologia e Conservazione. In questi cinque anni i percorsi di ricerca sono aumentati e diverse decine sono stati gli studenti urbinati che hanno raggiunto le Seychelles a seguito dei corsi di perfezionamento.

 

"Il successo dell’organizzazione impostata dal Centro di Zoologia — racconta Barilari in qualità di coordinatore del Tropical conservation group — consiste nell’integrazione con le organizzazioni come Nature Seychelles e il Governo seychellese. Il nostro lavoro è fortemente integrato con la ricerca internazionale: è questo uno degli aspetti maggiormente apprezzati da chi segue il corso di perfezionamento".

 

Ecco perché nel tempo hanno raggiunto Praslin ragazzi e ragazze di Pesaro (come Emily Pasquini, Carlotta De Biagi e altri), ma altrettanti laureati da ogni parte d’Italia si sono uniti in cerca di quella specializzazione che rappresenta l’unica vera forma assicurativa per un futuro professionale soddisfacente. E’ questo il caso di Massimiliano Foresta, 26 anni, laureato alla Federico II di Napoli in Scienze della Natura che resterà a Praslin fino a fine marzo (tre mesi).

 

"Ho saputo del Corso sul sito nazionale del Wwf — racconta —. Ero in cerca di una dimensione che potesse insegnarmi a fare ricerca sul campo. E devo dire che ho trovato molto più di quello che credevo". I ritmi di lavoro sono serrati. Nelle isole di Mahè e Silhouette il Laboratorio di zoologia sta svolgendo uno studio sulla popolazione nidificante del falco delle Seychelles (Falco araea), un rapace endemico di queste isole ancora poco studiato.

 

Inoltre nel settembre 2006 il Laboratorio di Zoologia e Conservazione ha portato a termine un corso di 'Biologia e conservazione delle Isole Tropicali' nell’isola di Praslin. "Questo progetto insegna a fare ricerca — spiega Massimo Pandolfi, zoologo, direttore del centro universitario —, ma soprattutto apre un laboratorio di studio sul concetto dell’Ecoturismo, che per le Seychelles rappresentano l’unica piattaforma di sviluppo sostenibile".