Zingaretti e Crescentini: «Pesaro un’oasi felice»

Il cast di «Tempo instabile con probabili schiarite» per l’anteprima del film parlato in pesarese Grandi lodi alla città: «Torneremo presto» FOTO / Zingaretti il pesarese nel film sul tempo "instabile"

Carolina Crescentini e Luca Zingaretti parlano del film girato tra Pesaro, Cagli e Fano

Carolina Crescentini e Luca Zingaretti parlano del film girato tra Pesaro, Cagli e Fano

Pesaro, 24 marzo 2015 - Nel film parlano pesarese, come si potrà vedere dal 2 aprile in tutta Italia e stasera in anteprima nazionale al Teatro Sperimentale. Ma con il cast di ‘Tempo instabile con probabili schiarite’ il feeling pare andare ben al di là dell’accento e del vernacolo.

Lo dice Luca Zingaretti, che, peraltro, a luglio dirigerà il Doc Fest ‘Hai visto mai’ a Pesaro: «Le esperienze professionali si legano ai ricordi affettivi. Qui siamo stati veramente bene. C’è una qualità della vita altissima: ormai ci siete abituati, forse, e non ci fate più tanto caso. Non so se, come dice il sindaco Matteo Ricci, i pesaresi sono brontoloni». Io no trovato una specie di oasi felice: servizi, bellezze paesaggistiche, luoghi a portata di mano. Ci ha colpito la morbidezza dell’ospitalità. E dirò cose banali, ma se fai una passeggiata sei già in riva al mare. Il cinema? E’ uno straordinario veicolo del territorio che si racconta. Siamo stati entusiasti di promuovere l’anteprima da voi. Personalmente tornerò presto».

E deve tornare presto nei bar vicino alla Palla di Pomodoro anche Carolina Crescentini: «Durante le riprese mi hanno adottato. Me ne stavo spesso da sola sul lungomare, a leggere e scrivere. Guardavo i bambini la sera girare in bici, fare le impennate. Piccole cose ma privilegi».

Spiega la scelta di Pesaro, il regista Marco Pontecorvo: «E’ maturata per la corrispondenza con la sceneggiatura: bici, baseball, mobili, aree industriali dove girare. Ed è una zona storicamente di sinistra: riflettiamo anche su questo, sebbene non in modo pesante. E poi ha influito anche il mio rapporto di stima con Sergio Ercolessi, aiuto-regista pesarese».

E ancora: «Ho insistito per stare da voi cinque settimane, rinunciandone a una sul totale. Ma era importante assimilare feedback e situazioni sul posto, non restandosene a Roma. Al Festival di Los Angeles – sottolinea il regista - la platea è stata più che calorosa».

C’è la dedica del regista a Francesco Rosi, battute sul film dedicato ad Enrico Mattei. Spiega Anna Olivucci (Marche Film Commission): «La Regione ha impegnato 120mila euro, la ricaduta positiva è già di 560mila. Questo dimostra che il cinema è davvero un industria creativa».

Ovviamente il sindaco Matteo Ricci guarda l’aspetto promozionale: «E’ uno dei pochissimi film che parla pesarese: il territorio emerge in modo forte, a partire dalla Panoramica. Siamo una terra di confine, con caratteristiche che sono state evidenziate al meglio. Crediamo nel cinema come strumento di promozione. Puntiamo sul turismo e questa è una grande opportunità per accendere i riflettori». E il sindaco non vuole spegnerli: «Con Marche Film Commission c’è un rapporto straordinario. Speriamo sia un primo passo per nuove collaborazioni. Le idee non mancano e le sveleremo nei prossimi mesi».

Coglie la palla al balzo il regista Marco Pontecorvo: «Vorrà dire che a giugno partiamo con un altro film, allora...».