Convegno sul futuro del treno Fano–Urbino: tutti i perché del suo ritorno

Vittorio Sgarbi spiega le ragioni per volere il ripristino del collegamento ferroviario dalla costa alla collina

I volontari dell’associazione Fvm mentre si fanno largo tra le erbacce e i rovi per riaprire la vecchia ferrovia

I volontari dell’associazione Fvm mentre si fanno largo tra le erbacce e i rovi per riaprire la vecchia ferrovia

Urbino, 12 aprile 2015 - Era tra gli invitati al convegno di ieri a Urbino sul ripristino del treno Fano-Urbino, ma nello stesso momento si trovava in Val d’Aosta.

Vittorio Sgarbi, assessore alla rivoluzione della giunta comunale feltresca, ha voluto comunque esprimere la sua opinione sull’argomento ripristino del treno sì o no, inviando un video al convegno: «Mi auguro – ha detto Sgarbi – che la futura nuova giunta regionale possa trasformare la mozione che chiede la revoca della dismissione della linea ferroviaria in atto di determinazione per far tornare il treno. Ogni ferrovia chiusa è un reato. E’ una sconfitta per lo Stato. Quindi, il prossimo presidente della regione dovrà assumere come sua responsabilità primaria quella di riaprire la linea per ragioni funzionali ed estetiche. C’è stato un errore di valutazione che va riparato. I soldi? Basta fare due rotatorie in meno e si riattiva la ferrovia. Io sono compiaciuto che cittadini abbiano la perfetta consapevolezza dello Stato tanto da sostituirsi ad esso col chiedere il ritorno del treno».

Ecco nel video l’opinione di Vittorio Sgarbi sul futuro del treno Fano-Urbino.