Imprigionati per 45 minuti nell’ascensore dell’ospedale: una donna si sente male e sviene

Pergola: protagonisti della disavventura due operatori socio sanitari. A causare il blocco un inatteso blackout

L’ospedale di Pergola

L’ospedale di Pergola

Pergola (Pesaro), 10 ottobre 2015 - Imprigionati dentro l’ascensore per 45 interminabili minuti, la paura che cresce secondo dopo secondo, una delle due persone che si sente male e perde conoscenza. Lunghi momenti di concitazione e di panico, alcune mattine fa all’ospedale di Pergola. Protagonisti della disavventura, due operatori socio sanitari (‘Oss’) che prestano servizio nel nosocomio: una donna quarantenne ed un uomo sulla cinquantina. Causa di tutto, un inatteso blackout che ha fatto arrestare l’ascensore e il suo sistema di apertura della porta.

Normalmente, quando è prevista un’interruzione della fornitura di energia elettrica, il gestore avverte l’ospedale, il quale si attiva impiegando il generatore che garantisce il funzionamento delle apparecchiature della sala operatoria, di alcuni dispositivi diagnostici e di uno dei due ascensori, e, contemporaneamente, avvertendo il personale di usare solo l’impianto di sollevamento ‘coperto’ dal produttore energetico di emergenza. Così tutto fila liscio. Qualcosa, però, martedì mattina non è andato come doveva e quando, all’improvviso (erano circa le 9,15), è andata via la corrente, i due ‘oss’ stavano utilizzando l’ascensore staccato dal generatore, che inevitabilmente si è bloccato. Si sperava in un ripristino veloce della fornitura, ma così non è stato: la ‘luce’ è tornata solo dopo diverse ore. Visto il protrarsi del blackout diventava, attimo dopo attimo, sempre più urgente ‘recuperare’ gli operatori socio sanitari rinchiusi nell’ascensore.

La prima manovra: quella di portare la cabina al piano terra, è riuscita, ma non c’era verso di aprirne le porte. Dopo una serie di tentativi vani, sono stati allertati i vigili del fuoco, partiti immediatamente in direzione Pergola. Prima del loro arrivo, però, a salvare i due, e in particolare la donna, che negli ultimi minuti di ‘prigionia’ è svenuta, ci ha pensato un signore che era in visita ad un amico nel reparto di chirurgia e che, venuto a conoscenza di quanto stava accadendo, si è precipitato sul posto e dopo una rapida occhiata alla porta dell’ascensore è volato in macchina ed ha preso alcuni attrezzi da meccanico coi quali è riuscito ad aprire un varco per liberare i due. La donna, trovata priva di conoscenza, è rinvenuta poco dopo nel punto di primo intervento dell’ospedale, dove le hanno prescritto due giorni di riposo assoluto. L’uomo se l’è cavata con un grosso spavento.