Continua la protesta del sindaco ‘battagliero’

Il comitato “L’Urlo di Cartoceto’ ha fatto una fiaccolata in sostegno di Enrico Rossi (FOTO)

La fiaccolata in sostegno del sindaco

La fiaccolata in sostegno del sindaco

Cartoceto (Pesaro), 17 ottobre 2014 - Ha trascorso tutta la notte sulla gru (anche se a una quota più bassa per ragioni di sicurezza) continuando a non toccare né cibo, né acqua. Prosegue la clamorosa protesta del sindaco di Cartoceto, Enrico Rossi, che prima di rimettere i piedi per terra e di interrompere lo sciopero della fame e della sete vuole precise garanzie sul fatto che giovedì prossimo il Tar emetterà la sentenza sul ricorso che sta bloccando l’iter procedurale dei lavori di ricostruzione e di consolidamento della cinta muraria del capoluogo. E intorno all’autogrù, per l’intera nottata, ci sono stati anche diversi uomini e donne del comitato “L’Urlo di Cartoceto”, sorto proprio per affiancare il Comune nella battaglia per le mura.

Comitato, che nella tarda serata di ieri ha pure improvvisato una fiaccolata di sostegno al sindaco che è partita dal luogo della protesta del primo cittadino e ha attraversato le principali vie paesane raccogliendo l’adesione di parecchia gente, compreso il parroco don Sandro Messina. Solidarietà a Enrico Rossi è stata espressa anche dal consigliere regionale Mirco Carloni, che ha scritto: “Ho parlato telefonicamente con il sindaco per esprimergli la mia vicinanza per questa situazione che vede la sua comunità giustamente preoccupata per il rischio reale di un ulteriore crollo delle mura. Come per Genova i ricorsi alla giustizia amministrativa provocano dei ritardi sull’assegnazione dei lavori già finanziati dalla Regione con somma urgenza. Il paradosso è che lo stanziamento con somma urgenza per il rischio di un crollo delle mura sia sottoposto ad un percorso giudiziario che vede rinviare la questione di mese in mese. Io ho seguito con Rossi la vicenda dall'inizio ed è assurdo che per fare i lavori ci sia un iter burocratico che vede tutti impotenti; quindi la protesta è un fatto necessario. Mi sto adoperando per sapere se entro il mese si potrà chiudere con certezza la vicenda”.