Varese-Vuelle, l'illusione di un colpaccio dura 30 minuti / FOTO

Pesaro incanta in un primo tempo dall'attacco al fulmicotone: 51 punti segnati. Poi si spegne sul pressing avversario

Spiro Leka al debutto sulla panchina biancorossa

Spiro Leka al debutto sulla panchina biancorossa

Pesaro, 12 marzo 2017 - L'illusione di un colpaccio a Varese dura tre quarti. Quelli in cui a Spiro Leka, all'esordio su una panchina di serie A su uno dei campi storici del basket italiano, sarà parso di sognare: la sua Vuelle che va al riposo avanti di 9 (42-51) mettendo in mostra un attacco mai così fluido, con tutti i giocatori coinvolti e responsabilizzati. Merito della testa più sgombra che permette a Ceron e Thornton di segnare triple impossibili. E che i giocatori siano sereni lo dicono anche i tiri liberi senza macchia: 11 su 11. Stupisce che la difesa di Varese, con Caja che aveva chiesto una serata di sacrificio, venga messa sotto.

Tutto cambia dopo l'intervallo: l'intensità si alza, il metro arbitrale si adegua alle mani addosso e Pesaro, che non ha mai avuto una guida sicura in regia, si perde: subìsce la rimonta, resiste in testa sino all'ultimo riposo (67-69), ma con un Harrow evanescente che non voleva nemmeno scendere in campo (al suo posto è in arrivo Clarke), Thornton arriva sfinito nel momento cruciale. Le palle perse decidono il match, con la Openjobmetis che si esalta e trova poi con l'ex Anosike le pugnalate mortali dentro l'area, troppo facilmente terra di conquista. Il divario finale è anche troppo severo, ma poi arriva la notizia della sconfitta casalinga di Cremona a tener vive le speranze di salvezza.