Osservatorio “Serpieri”: sul filo del rasoio tra pioggia e neve

Arriva il freddo e gennaio appena trascorso si è rivelato mese poco piovoso

Il “Barometro del Serpieri”

Il “Barometro del Serpieri”

Urbino, 6 febbraio 2015 - L’Osservatorio Serpieri non è attrezzato per fare previsioni del tempo, tuttavia in questa occasione vista la previsione concorde dei principali modelli matematici, ci sentiamo di segnalare ai lettori che nei prossimi 3 o 4 giorni una intensa perturbazione fredda coinvolgerà il nostro territorio.

Acqua o neve? Tutto si giocherà sul filo di lana, filo che nel nostro caso è rappresentato dalla quota dello zero termico che normalmente corrisponde alla quota neve. Regna l’incertezza: questa potrebbe abbassarsi fino alla bassa collina coinvolgendo Urbino oppure potrebbe limitarsi ai rilievi Appenninici. Trascorsi i “giorni della merla”, con merli tutto sommato felici per il freddo non eccessivo, è arrivata lo scorso lunedì la Candelora: se nevica o se plora dall’inverno semo fora, Candelora insolata 40 giorni d’invernata.

Il proverbio consentirebbe di fare previsioni sull’andamento dell’inverno in base a come si presenta meteorologicamente questa giornata.

Lo splendido lunedì di sole farebbe quindi presagire un inverno ancora vivace come le previsioni di cui sopra lasciano intravvedere.

La nostra modesta esperienza ci dice che, comunque si manifesti la Candelora, difficilmente l’inverno può finire il 2 di febbraio ...a meno che non si ripeta quello che è successo lo scorso anno, quando l’inverno non è mai iniziato!

Tornando alla nostra mission, che è quella di registrare e confrontare gli eventi meteorologici, commentiamo il mese di gennaio appena concluso.

Mese che ha presentato elementi interessanti con andamento bifasico: iniziato con il freddissimo passaggio di testimone di fine anno è proseguito con le prime due decadi senza precipitazioni e con temperature in costante aumento. In particolare, nella seconda decade il clima è stato quasi primaverile, con occasioni per praticare sport all’aria aperta grazie a temperature di ben 4,4°C sopra le medie del periodo.

La terza decade è tornata in perfetta media, con precipitazioni di 31,7 mm comprendenti il ritorno della neve il giorno 30 con una breve ma intensa perturbazione che in 2 ore ha scaricato 5 cm di neve a larghissime falde. La novità portata da gennaio è legata alle scarse precipitazioni, complessivamente 35,2 mm contro i 77,3 di media.

Questo non è un dato negativo poiché i mesi precedenti in termini di acqua... hanno già dato. Riteniamo che sia bene che l’inverno si manifesti e si prolunghi per ancora qualche settimana, ritardando così la partenza vegetativa che altrimenti sarebbe a grave rischio di gelate tardive col proseguimento di un clima mite come quello dello scorso gennaio.

Sia chiaro, perché tutto vada bene, in particolare in agricoltura, le stagioni devono essere come quelle di una volta!