Decisa la rotta, ora serve unità

Cristiano Bendin

Cristiano Bendin

Ferrara, 20 luglio 2014 - Nell'intervista che ci ha rilasciato giovedì alla festa del Pd, il sindaco Tagliani ha affrontato alcuni ‘nodi’ chiave del futuro della città.

Primo fra tutti quello dell’alleanza strategica con Bologna, capoluogo di regione e città metropolitana ad un quarto d’ora di autostrada da Ferrara. Su questo e su altri temi (dal castello alla camera di commercio, dalle politiche culturali a quelle indistriali) è bene che - una volta tracciata la rotta - sia tutta la città a riflettere e ad interrogarsi. Per poi marciare compatti.

Parlo non solo della società civile, che poco o niente potrà dire, ma anche e soprattutto del mondo accademico, produttivo, partitico, industriale, sindacale e culturale. Chiusa la fase eroica e coraggiosa del post terremoto, con grandi realizzazioni in attivo e un ritrovato spirito di coesione, ora non ci sono più scuse. Ferrara deve prendere in mano il suo destino e ragionare - facendo sistema - su quello che vuole essere tra dieci-vent’anni. Favorevole, in tal senso, il clima di dialogo e la sintonia creatasi tra lo stesso Tagliani, il neo presidente degli industriali Maiarelli e il numero uno della Camera di commercio Govoni.

Dalla loro leadership, e dall’impegno della giovane classe dirigente del Pd e dei più lungimiranti esponenti dell’opposizione, può prendere avvio una riflessione in grado di coinvolgere gli attori della «città del domani».