Calcio serie D, il Ravenna riparte da mister Antonioli

Dopo la matematica promozione in Legapro, mancano solo i dettagli per continuare l'avventura. L'annuncio del presidente Brunelli

Mauro Antonioli, allenatore del Ravenna, festeggia la promozione in LegaPro (Foto Zani)

Mauro Antonioli, allenatore del Ravenna, festeggia la promozione in LegaPro (Foto Zani)

Ravenna, 1 maggio 2017 - Il Ravenna fa festa per la promozione in Legapro. Dopo 6 anni di assenza, e dopo 3 promozioni in 5 anni, il calcio ravennate rientra fra i professionisti. Il primo tassello da cui ripartirà la compagine giallorossa è l’allenatore Mauro Antonioli: «La mia speranza è quella di restare, ci siamo già parlati con la proprietà e mancano solo i dettagli per proseguire una bella avventura. Abbiamo iniziato un progetto che mi piacerebbe continuare. Ho avuto altre proposte, ma qui a Ravenna, con una società davvero seria, ci sono tutte le condizioni per lavorare in autonomia».

A stretto giro è arrivata la conferma da parte del presidente Alessandro Brunelli: «Con mister Antonioli abbiamo parlato in tempi non sospetti. Diciamo che mancano solo i dettagli per la sua conferma. Del resto ci siamo trovati talmente bene che non dovrebbero esserci problemi, né difficoltà. Se poi c’è la volontà di entrambi, allora il sodalizio può continuare anche fra i professionisti».

l'ultima trasferta, quella di Russi per il derby con la Ribelle, ha portato in dote il punto (3-3 il risultato finale) che ha permesso di aprire i festeggiamenti con una domenica di anticipo rispetto alla fine del campionato di serie D: «Non ci siamo di certo annoiati. È stata una partita bella, avvincente e ricca di colpi di scena. Posso aggiungere che la tensione l’ha fatta da padrona, ma questo era prevedibile. Nonostante ciò, la squadra ha tenuto in mano le redini del gioco con grande personalità per tutti i 90’, senza mai andare in affanno». Qualche palpitazione solo nel finale: «Una invenzione dell’arbitro sul rigore concesso in maniera generosa, unita ad una nostra distrazione, hanno rimesso in partita la Ribelle».

Prima di pensare al futuro c’è il tempo per capire gli snodi fondamentali di una stagione esaltante: «In due precisi momenti della stagione – ha aggiunto Antonioli – credo che la squadra abbia preso coscienza di quello che avrebbe potuto fare. Dopo la sconfitta di Adria, al termine di una partita giocata benissimo, il presidente venne in spogliatoio e ci disse che dovevamo continuare con quell’atteggiamento. Poi, a Castelvetro, all’intervallo eravamo sotto di un gol e nella ripresa ribaltammo il risultato. La grande cavalcata è iniziata lì, anche perché nel girone di ritorno ci siamo ripresi quello che ci era stato tolto all’andata».