Ravenna, 30 luglio 2012 - Pugno di ferro contro la prostituzione. I carabinieri l’hanno promesso lungo l’Adriatica: controlli tutti i giorni, in particolare nella zona di Mirabilandia. Una scelta motivata dal fatto che non sono poche le lamentele, soprattutto da parte di famiglie con bambini e ragazzini, per la presenza delle ‘lucciole’ nelle vicinanze del parco divertimenti. Situazioni di disagio, che sono comuni alle zone in cui la prostituzione viene esercitata praticamente sotto le finestre delle case, come a Fosso Ghiaia, nei pressi della Rocca Brancaleone e alla darsena. E’ su queste tre ‘emergenze’ che sembra concentrarsi l’azione del sindaco, anche perchè il notevole numero di ‘lucciole’ sta facendo aumentare la tensione tra i cittadini.
Se nell’estate 2008 c’erano state vivaci polemiche dopo le voci di fotografie scattate dal sindaco, o da qualcuno su suo incarico, alle auto dei clienti dei trans a Lido di Classe, adesso va prendendo sempre più corpo la notizia che alcuni cittadini di Fosso Ghiaia e della zona-Rocca Brancaleone avrebbero immortalato le auto (e le targhe) di chi si rivolge alle prostitute. Non solo, i compromettenti scatti sarebbero stati già consegnati da un anonimo mittente proprio al sindaco, confidando probabilmente nello stesso effetto dell’estate di quattro anni fa: per almeno una quindicina di giorni, di clienti dei trans a Lido di Classe se ne videro davvero pochi, tanto che Fabrizio Matteucci venne anche premiato dal Comitato cittadino.
QUESTA volta le voci appaiono assai più consistenti e, a confermarlo indirettamente, c’è il malcelato fastidio del sindaco quando gli si chiede conto della veridicità della notizia. Un fastidio accompagnato però da una frase sibillina: «Su quelle immagini non intendo confermare nè smentire. Comunque, se fossi in possesso di un materiale del genere, dovrei valutare bene il da farsi». A prescindere dal fatto che le foto esistano davvero oppure no, e dal polverone di polemiche che sorgerebbe in caso affermativo, Matteucci conferma l’intenzione di intervenire in modo deciso contro la prostituzione lungo le strade cittadine. «L’aspetto più odioso — spiega — è il racket che gestisce e sfrutta le ragazze. Poi c’è il problema legato alla presenza delle prostitute in mezzo alle case. Così non può andare avanti. Tra legislazione poco chiara e ordinanze spuntate, sono pronto a fare tutto il possibile per fare sì che il fenomeno sia combattuto con la maggiore decisione possibile».
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