Ravenna, 4 marzo 2013 - La perdita del lavoro come punto di rottura che genera sconforto, rabbia, solitudine: in un periodo di crisi economica e di disoccupazione cronica, il Comune di Ravenna ha deciso di attivare un servizio sussidiario dedicato a tutte quelle persone poste di fronte al disagio occupazionale. Uno sportello d’ascolto completamente anonimo e gratuito, creato in collaborazione l’associazione culturale Se’Stante, dal quale provengono i professionisti psicoterapeuti pronti a dare il sostegno psicologico necessario e il Centro per le famiglie, luogo nel quale avverranno gli incontri.

Sostenuta da diverse realta’ territoriali e fortemente voluta dall’assessorato Politiche Sociali e Sanita’, l’iniziativa nasce dalle segnalazioni di un’altra realta’ coinvolta nel progetto, ovvero l’Asp (Associazione dei servizi di prossimita’), dalla Caritas e dai sindacati: l’esigenza di relazionarsi a persone afflitte, arrabbiate e psicologicamente turbate per la perdita dell’occupazione, ha fatto nascere l’idea, che, come sottolinea Giovanna Piaia, assessore ai Servizi sociali, “Si e’ resa necessaria in una fase storica come questa. Lo stato d’abbandono e’ il responsabile di molti tentati suicidi e ‘Non sei solo’ vuole essere un aiuto concreto contro situazioni del genere”.

Completamente anonimo, il servizio potra’ essere richiesto telefonando ogni lunedi’ dalle 11 alle 15 al 329/6593354. Verra’ poi fissato un appuntamento per il giovedi’ successivo. “Il telefono e’ un filtro, e come l’esperienza degli sportelli d’aiuto contro violenza sulle donne ha dimostrato, e’ in grado di far superare un’eventuale ed ingiustificata vergogna e inoltre prepara al colloquio successivo”, continua Piaia. A sostenere il servizio una squadra di psicoterapeuti professionisti che ascolteranno le persone in difficolta’.

“Questo servizio e’ un passo intermedio, poiche’ l’appoggio di uno sportello dovrebbe poi rimandare a qualcuno che si occupi in profondita’ della faccenda - afferma Piaia - tuttavia e’ giu’ un inizio, un modo per non far sentire isolate persone che senza lavoro credono di perdere la propria identita’ e la propria sicurezza”. Si potranno anche avviare incontri di gruppo per formare momenti di auto mutuo aiuto, in modo da creare una rete solidale contro situazioni estreme; saranno i psicoterapeuti a stabilire quali situazioni saranno adatte a questo tipo di trattamento. La forza del progetto, oltre alla sua funzione sociale, sta nel rappresentare un esempio di welfare rigenerativo: “La Regione ci ha chiesto di puntare a questo tipo di sostegno sociale, poiche’ non si hanno piu’ le risorse per far fronte ai nuovi problemi - conclude l’assessore - Questo sportello ha dei costi irrisori per l’amministrazione, e’ infatti sostenuto da persone che escono dall’individualismo professionale per lavorare come cittadinanza attiva, ovvero per il bene della comunita’. La gratuita’ dello sportello puo’ avvenire solo grazie a loro”.

Fonte Dire