Liberamente in acqua, un progetto per giovani con patologie neuromotorie

Alle Terme di Punta Marina installato un sollevatore a braccio, acquistato dalla onlus 'Il sorriso di Giada'

Il nuovo sollevatore alle Terme di Punta Marina

Il nuovo sollevatore alle Terme di Punta Marina

Ravenna, 5 aprile 2017 - Da oggi, anche i bambini e ragazzi affetti da patologie neuromotorie (paralisi cerebrale infantile o amiotrofia spinale), potranno fare terapia in acqua grazie a un innovativo sollevatore a braccio installato alle Terme di Punta Marina. Questo è possibile grazie all’accordo raggiunto tra l’associazione di volontariato Onlus ‘Il Sorriso di Giada’, di cui si fa portavoce la presidente Pamela Zingale, e le Terme di Punta Marina, rappresentate dal direttore Andrea Accardi, che permette di realizzare un progetto sperimentale per offrire ai bambini e ragazzi con gravi difficoltà, un’attività di ginnastica in acqua in grado di rendere più efficaci le terapie riabilitative e di portare benessere psicofisico alla persona, grazie alla realizzazione di percorsi riabilitativi in acqua termale.

La novità del progetto consiste nel rendere accessibile la piscina anche ai portatori di tracheotomia, grazie alla preziosa collaborazione e al concreto supporto di Giancarlo Piccinini, medico del reparto di pediatria dell’ospedale civile Santa Maria delle Croci di Ravenna, che si è fatto anche lui portavoce di questo desiderio e bisogno di libertà e leggerezza.

L’associazione ‘Il Sorriso di Giada’ si è fatta direttamente carico dell’acquisto di un sollevatore, per un ammontare complessivo di 5.760 euro.

Perché proprio l’acqua? L’immobilità e la costrizione in posizione distesa o seduta, dovute alla costante necessità del respiratore a ventilazione meccanica, viene così annullata o parzialmente ovviata, grazie al fatto che l’acqua ha il pregio di vincere la forza di gravità rendendo la possibile motricità anche con minimo sforzo e alleggerendo le articolazioni. Movimenti più fluidi in acqua termale salso bromo iodica riscaldata a 33 gradi faciliteranno, non solo il benessere generale della persona, ma anche si darà spazio a occasioni di scambio per condividere un’esperienza eccitante ed appagante.

Il personale specializzato delle terme assieme ai genitori dei ragazzi e bambini assistiti anche dal dottor Piccinini, creeranno uno spazio riabilitativo che permetta di esprimersi liberamente in un contesto paritario e protetto. A ciò si aggiunge l’importanza di donare alle famiglie la possibilità di uscire dall’isolamento che comporta la quotidianità di chi vive la disabilità dei propri cari.