Facebook e la poliziotta che attacca gli abusivi

Il caso dei parcheggiatori aggressivi. Serra: “Non è degna di vestire la divisa”, Salvini: “Chiamo il questore, deve premiarla”

Achille Serra (Pressphoto) e Matteo Salvini (Newpress)

Achille Serra (Pressphoto) e Matteo Salvini (Newpress)

Ravenna, 13 agosto 2016 - A Ravenna una poliziotta ha denunciato su Facebook l’atteggiamento di alcuni parcheggiatori abusivi stranieri che l’hanno presa in giro. Il racconto è stato accompagnato da una serie di frasi ritenute razziste - «puzzoni mantenuti» - che hanno suscitato reazioni di contrarietà ma anche di approvazione. A suo carico è stato aperto un procedimento disciplinare.

Contro di lei, Achille Serra

«QUELLA donna non è degna di indossare la divisa: le sue parole arrecano discredito alla Polizia e rischiano di incendiare gli animi già esasperati dei cittadini». Non lascia certo spazio a interpretazioni il giudizio dell’ex parlamentare Achille Serra, il ‘poliziotto senza pistola’ - come si definisce nella sua autobiografia - che anche nelle vesti di questore e prefetto ha vissuto in prima linea gli anni turbolenti della recente storia italiana. Ma le pesantissime affermazioni sui parcheggiatori abusivi lo hanno profondamente colpito.

Cosa le hanno suscitato quelle frasi scritte d’impulso su Facebook?

«Le ho trovate semplicemente inqualificabili. Una persona che ricopre quel ruolo importantissimo non può permettersi di agire in quel modo. Proprio non esiste».

Eppure il suo intervento ha avuto l’apprezzamento di oltre cinquecento persone in poco tempo...

«Non mi importa. Non cambia nulla. Quella poliziotta avrebbe dovuto essere per tutti l’esempio sul corretto modo di come deve essere gestito il rapporto con gli stranieri. E invece si è comportata in questa maniera becera, usando espressioni razziste. Porta disonore all’intero corpo a cui appartiene».

Al di là dei toni, ha denunciato un problema molto sentito...

«La questione degli abusivi è veramente grave nel nostro Paese. Non esiste infatti una normativa che regoli in maniera decisa il fenomeno. E’ molto all’acqua di rose. E per questa ragione i posteggiatori abusivi se ne approfittano di questa situazione normativa. Fanno un po’ quello che vogliono. Ma questo non giustifica assolutamente prese di posizioni di questo tipo».

Forse ha avuto il coraggio, o l’incoscienza, di dire apertamente quello che tante forze dell’ordine pensano...

«So perfettamente cosa pensano gli uomini e della donne della Polizia per essere stato uno di loro. E posso assicurare che sono lontani mille miglia da quelle posizioni. Quella persona è isolata e, lo ripeto, non ha ragione di indossare la divisa».

Ora si è messa in ferie. Ed è stato aperto un provvedimento disciplinare: cosa rischia?

«Mi auguro che il capo della polizia assuma dei provvedimenti disciplinari pesanti. Non è un atteggiamento che può essere permesso».

Nel suo sfogo afferma che è crescente un ‘senso di inutilità e impotenza’. Le forze dell’ordine hanno le mani legate dinnanzi a certe situazioni?

«Forse le mani legate no, ma sicuramente devono affrontare pesanti difficoltà».

Ad esempio?

«Vedere il ladro arrestato tornare in libertà dopo 10 minuti porta tanta amarezza...».

È un male dei giorni nostri?

«Purtroppo no. Mi ricordo che da questore gli uomini della Volante mi portarono quattro volte in 24 ore un ladro di auto».

Tra carabinieri e poliziotti erpeggia sempre più un senso di sfiducia...

«Vero. Ma non dimentichiamo che lo stesso sentimento lo vivono i cittadini vittime dei reati. Questo non può e non deve però autorizzare frasi di quel tipo che, peraltro, rischiano di portare a situazioni pericolose nei confronti degli extracomunitari. E voglio concludere ricordando a tutti che il problema degli abusivi è tanto italiano quanto straniero. Basta andare a Napoli per renderse conto...»

 

A suo favore, Matteo Salvini

«NELLE prossime ore telefonerò al questore: deve concederle una benemerenza». Non ha dubbi Matteo Salvini, segretario della Lega Nord, nella difesa a spada tratta della poliziotta. E dal mare della Puglia brida idealmente a «chi ha il coraggio di dire le cose come stanno».

Non reputa gravi quelle frasi, specialmente se pronunciate da una donna dello Stato?

«Capisco perfettamente la frustrazione che ogni giorno le forze dell’ordine vivono sulla loro pelle, l’amarezza di sentirsi dire da chi delinque che tanto non gli faranno niente. E allora dico che una parola può scappare. Tutto qui».

Ora però la poliziotta rischia grosso: è già stato aperto un procedimento disciplinare...

«Siamo davvero all’assurdo».

In che senso?

«Invece che punita dovrebbe essere premiata. Anzi, sa che le dico?»

Cosa?

«Che lo proporrò personalmente al questore. E poi telefonerò ai lei complimentandomi per aver detto apertamente quello che tutti pensano. Le forze dell’ordine sono stanche di rischiare la vita per 1300 euro al mese e prendersi gli insulti e gli sputi, quando va bene...».

È venuto meno il rispetto della divisa?

«Certo. Lo si vede ogni giorno. In certi ghetti non possono più entrare. Per questo dico che non è più il momento di scandalizzarsi. E se verranno presi provvedimenti nei confronti della poliziotta non si farà altro che l’ennesimo regalo ai delinquenti».

Cosa intende?

«Che si sentiranno ancora più autorizzati a prendere in giro le forze dell’ordine. Quel senso di inutilità e impotenza che denuncia la donna su Facebook è vissuto da tanti, troppi. Sapesse quante me ne raccontano...così non è possibile continuare ad andare avanti».

E quindi?

«E quindi invito tutti a stare molto attenti. Il giorno in cui carabinieri e poliziotti gireranno la testa dall’altra parte, e li capirei, il Paese è finito».

La poliziotta ha avuto l’appoggio di centinaia di cittadini ma sta anche subendo anche insulti sui social network...

«I soliti cretini italiani. Guardacaso però i parcheggiatori abusivi erano extracomunitari. Il nostro Paese è ormai diventato il loro bengodi. Lo dicono i numeri».

A quali numeri si riferisce?

«Gli ultimi dati del Viminale indicano che sono stranieri più della metà dei denunciati per furti in appartamento, oltre il 65% per borseggio, il 50% per rapine nelle case e nelle strade. In Italia arrivano i migranti del crimine, perché sanno che anche se li beccano difficilmente finiranno in galera. E quando ci vanno è come se fosse una villeggiatura in un hotel a tre stelle. Bisognerebbe invece mettere paura ai criminali, dovrebbero lavorare per ripagare la collettività per il costo del carcere».

Con meno clandestini ci sarebbero meno crimini?

«Questo è sicuro. Noi della Lega Nord lo diciamo da anni. Ma finalmente anche gli italiani stanno aprendo gli occhi».

Ne è sicuro?

«In questa estate ho incontrato tanti cittadini, anche di sinistra, che mi hanno espresso il loro disappunto sulla situazione che si è venuta a creare. Insicurezza ai massimi livelli e finti profughi alloggiati in ville con piscina e vasca idromassaggio. Renzi e Boldrini devono capire che se non mettono un limite la gente inizierà a farsi giustizia da sola. E questa non può essere la soluzione, ma ci siamo molto vicini».