Campovolo, l’Arena spettacoli? "Non serva solo per i mega eventi"

Beppe Carletti (Nomadi) applaude al progetto per il Campovolo. "Bellissima idea, non vedo l’ora di poterci suonare"

Beppe Carletti, autore e tastierista dei Nomadi: «Quanti grandi spazi attrezzati ci sono nel Nord Italia? Monza, Imola, il nostro Campovolo...»

Beppe Carletti, autore e tastierista dei Nomadi: «Quanti grandi spazi attrezzati ci sono nel Nord Italia? Monza, Imola, il nostro Campovolo...»

Reggio Emilia, 27 marzo 2017 - L’arena spettacoli nella zona del Campovolo di Reggio? «Un’idea molto bella. L’importante è che non diventi una mega struttura per pochi grandi artisti». Parola di Beppe Carletti, fondatore e leader dei Nomadi, la band novellarese che vanta un record di longevità a livello internazionale.

Beppe Carletti, voi sul palco del Campovolo ci siete stati in occasione del concertone pro terremotati, con tanti altri artisti uniti per raccogliere fondi per l’emergenza dopo il sisma del 2012. Ora si parla di uno spazio attrezzato in modo permanente per grandi eventi musicali, in grado di ospitare da 10mila a 100mila spettatori, pronta nel 2018. Cosa ne pensa?

«Sono d’accordo con questa idea. Un’arena spettacoli di vaste dimensioni nella zona del Campovolo? Ok. Ma a una condizione…».

Quale?

«Che non diventi uno spazio solo per Luciano Ligabue, Vasco Rossi o gli U2. Deve diventare un’arena non solo per artisti che portano centomila persone o più a un solo concerto. Deve essere adeguato anche a un pubblico meno numeroso, adeguato a tutti i bravi artisti che però non hanno un enorme seguito di fans».

Per esempio?

«Beh, anche noi Nomadi. Non credo che siamo una band da centomila persone. Così come la stragrande maggioranza degli artisti, anche i più conosciuti e amati dal pubblico. Per questo un’eventuale arena spettacoli andrebbe dimensionata anche per eventi da 20-30 mila spettatori. Altrimenti rischia di diventare una cattedrale nel deserto, da usare un paio di volte in un decennio. E questo non sarebbe giusto. Inoltre, molti bravi artisti rinuncerebbero all’arena reggiana per il timore dei confronti con altri big».

A coloro che criticano il progetto arena cosa risponde?

«Che quando si fanno progetti e strutture per gli spettacoli e per la musica non bisognerebbe mai protestare. Quanti grandi spazi attrezzati ci sono nel Nord Italia? Monza, Imola, il nostro Campovolo… Si tratta di pochi luoghi che vanno utilizzati al meglio. L’arena del Campovolo si troverebbe inoltre comodamente raggiungibile via autostrada, via treno, perfino con l’Alta Velocità, senza intaccare direttamente la città. E poi sarebbe una grande opportunità».

In che senso?

«Un grande evento musicale porta tanta gente. Possono lavorare molto gli operatori della ristorazione, gli alberghi, le strutture ricettive, l’economia in genere. Si tratta di opportunità».

Ma voi Nomadi suonereste nella futura arena reggiana?

«Come no? Non vediamo l’ora…».