Cannabis, vendite boom in farmacia

Marco Ternelli: "I nostri clienti ne hanno acquistato dieci chili nel 2016"

La cannabis olandese in vendita nella farmacia di Bibbiano

La cannabis olandese in vendita nella farmacia di Bibbiano

Reggio Emilia, 5 gennaio 2017 - Nel 2013 è stata tra le prime farmacie in Italia a esporre la cannabis olandese sugli scaffali, l’anno scorso ne ha venduti oltre 10 chilogrammi ed è diventata il punto riferimento per i pazienti di tutto il Nord. Alla vigilia dell’arrivo della prima coltivazione italiana, abbiamo intervistato il dottor Marco Ternelli, figlio del titolare Maurizio, che ha fortemente creduto nella commercializzazione del prodotto per uso medico.

La ‘sua’ farmacia di Bibbiano è stata tra le prime a vendere prodotti a base di cannabis: perchè questa scelta?

«Ho visto molte potenzialità nel farmaco e negli spazi commerciali che si aprivano».

Come sono andate all’inizio le vendite?

«Il primo anno praticamente zero, nel 2014 sono stati comprati 200 grammi, un chilo nel 2015 e dieci l’anno scorso. Il trend è evidente...»

Cosa sta cambiando?

«Innanzitutto la mentalità dei medici: c’è sempre meno diffidenza. Ma di strada ce n’è ancora molta da fare».

Chi è stato il primo cliente ad acquistarla?

«Una donna di 40 anni malata di tumore al pancreas: veniva apposta a Bibbiano da Roma...».

Cosa serve per poterla comprare nella sua farmacia?

«La ricetta di un medico, anche di base. Nulla di più».

C’è chi ci prova ad averla anche senza?

«Sì. Con le scuse più assurde. E non immagina quante telefonate arrivano. C’è sempre qualcuno che ci prova...».

A chi è indicata?

«L’assunzione può essere utile nel dolore cronico e di quello associato a sclerosi multipla e a lesioni del midollo spinale. Ma non solo. Ad esempio, calma la nausea causata da chemioterapia, radioterapia, terapie per Hiv; stimola l’appetito nell’anoressia o in pazienti oncologici; ha effetto ipotensivo nel glaucoma; può ridurre i movimenti involontari del corpo e facciali nella sindrome di Gilles de la Tourette. E tanto altro ancora».

È un prodotto miracoloso?

«Non è la panacea per tutti i mali. Ma in numerosi casi può essere molto utile».

Che aspetto ha?

«Non sono foglie, come si potrebbe pensare, ma fiori».

Quanto costa?

«Ha un valore medio di 20 euro al grammo».

Come vi arriva?

«Il corriere internazionale invia la merce olandese a un grossista italiano che ha l’autorizzazione per smistarla poi alle varie farmacie».

Arriva in sacchetti?

«Può essere contenuta in flaconcini da 5 grammi o sacchi ‘rave party’ - come scherzosamente li definisco - da 250 grammi».

Come si assume?

«Per via orale tramite capsule, oppure con olii, decotti o strumenti per l’inspirazione».

Fino ad ora lei ha commercializzato la cannabis olandese?

«Sì, ma abbiamo già effettuato l’ordine per il prodotto italiano. Arriverà nei prossimi giorni».

Che differenza c’è?

«Ci sono cinque tipi di cannabis olandese, solo uno italiano. Vedremo nel nostro laboratorio quali sono le diverse caratteristiche».

Che thc contiene quella che vendete attualmente?

«Quella più ricca arriva al 22%».

È favorevole alla legalizzazione per uso ludico?

«No. La cannabis è un farmaco e come tale va considerata».

Quale è il paziente medio che la compra?

«Donna, tra i 40 e i 50 anni, di cultura medio-alta».

Si sente un pioniere?

«Non lo so, sicuramente sono stato in Italia uno dei primi a credere nel prodotto. Ma la nostra ricerca va avanti ogni giorno: siamo all’avanguardia nelle varie preparazioni che offriamo. E non ci fermeremo certo ora».