Omicidio di Reggiolo, chiesa gremita per il funerale di Francesco Citro / FOTO

Tante persone per l'ultimo saluto del 31enne ucciso a colpi di pistola

Il lungo corteo verso la chiesa

Il lungo corteo verso la chiesa

Reggiolo (Reggio Emilia), 29 novembre 2017 - La bara chiara, con accanto la moglie Milena, raccolta in un abbraccio che ha unito non solo i familiari, ma anche i tanti amici di Francesco Citro, l’autista 31enne vittima dei colpi d’arma da fuoco esplosi giovedì sera nel pianerottolo della sua abitazione, in via Giovanni XXIII a Villanova di Reggiolo (FOTO).

La bara è stata portata a spalla da parenti e amici, dall’abitazione dei genitori, in via Paisiello, fino alla chiesa parrocchiale, troppo piccola per riuscire a contenere tutti coloro che hanno voluto dare l’addio al giovane padre di famiglia, il cui omicidio resta ancora un rebus, con gli investigatori che stanno lavorando intensamente per riuscire a risolvere il caso e consegnare alla giustizia il colpevole. In chiesa anche i figli piccoli di Francesco, oltre agli amici con addosso una maglia raffigurante la foto di Francesco e un messaggio di saluto.

Il primogenito, Carmine, sette anni, durante la messa ha ricevuto l’abbraccio dei suoi compagni di classe della seconda elementare. Il parroco, don Francesco Avanzi, ha chiesto silenzio di fronte a questo lutto. E ha espresso lo sconcerto di un’intera comunità di fronte a un fatto così grave. Ha pure chiesto di trasformare ogni forma di odio o di violenza in bene e amore, perché odio e violenza fanno vivere già come se si fosse morti. Alla fine del rito religioso hanno preso la parola alcuni cugini, che al microfono hanno letto pure messaggi dei familiari. In particolare le frasi della moglie Milena, la quale ha ringraziato Francesco, suo compagno da quanto aveva 14 anni, per averle insegnato tanto nella vita, per aver realizzato alcuni sogni come la nascita dei loro due figli, ai quali ha promesso di raccontare loro del padre, insegnando loro ciò che lui ha insegnato. "Ti ho amato, ti amo e ti amerò", la conclusione del toccante messaggio. Infine, l’ultimo viaggio verso il vicino cimitero, sempre con la bara chiara sorretta a braccia da amici e parenti.