Omicidio di Parma, l'amico di Vescovi: "Gli dissi di fermarsi, ha accelerato"

Parla l’amico del 35enne di Poviglio fermato con l’accusa di omicidio volontario aggravato che si trovava a bordo con lui

La Fiat Punto col fanale rotto

La Fiat Punto col fanale rotto

Reggio Emilia, 6 novembre 2016 – Una sera tra amici in un’abitazione della zona Oltretorrente a Parma, poi l’idea di ‘vivacizzarla’ con la droga. Uno di loro si offre di andare a comprarla per tutti e il padrone di casa gli presta la sua macchina. Lui va dove sa di poter comprare il ‘fumo’, nel quartiere parmense di San Leonardo, da tempo crocevia di pusher e consumatori. Ma la notte di Halloween, tra lunedì 31 e martedì primo novembre, si conclude con un morto, un morto vero, e il sangue sparso sulla strada. Al volante di quella Punto grigia, insieme a un amico, c’è Luca Vescovi, 35enne di Poviglio, fermato con l’accusa di omicidio volontario aggravato e rapina aggravata. Sarebbe lui, secondo gli inquirenti, il responsabile della morte del 22enne nigerianoThankgod Omonkhegbel, trovato senza vita in via Gobetti nella città ducale.

All’inizio non si escludevano le ipotesi di un pirata della strada, di un regolamento tra bande o la vendetta di un residente esasperato. Ma poi gli agenti della squadra mobile di Parma, guidati dal dirigente Cosimo Romano, le escludono e una dopo l’altra e prelevano il 35enne mercoledì sera nella sua casa di Poviglio in via Paganini ponendolo in stato di fermo: secondo la polizia stava preparando la fuga, non si esclude all’estero.

Il giovane alla guida avrebbe trattato sulla strada l’acquisto di un involucro di marijuana dal 22enne, strappandoglielo dalle mani: il nigeriano si è attaccato all’auto e il 35enne lo ha trascinato per una cinquantina di metri. Poi il pusher ha perso l’equilibrio e ha sbattuto la testa contro un muretto, morendo sul colpo. Sull’asfalto rimangono i frammenti di un fanale: la polizia scientifica li assembla, stabilendo innanzitutto che appartengono a una Fiat Punto.

Gli agenti analizzano le registrazioni della videosorveglianza, che hanno ‘catturato’ la targa della macchina. Così risalgono al proprietario del mezzo, che si stava a sua volta per presentare in questura dopo aver capitoche la sua auto era coinvolta nel grave fatto di sangue. «Ho prestato l’auto a Vescovi, che voleva andare a comprare la marijuana», ha detto alla polizia ricostruendo l’inizio di quella notte balorda. Ma anche la testimonianza dell’amico a bordo si rivela fondamentale. «Quella sera – racconta – Luca ha insistito perché lo accompagnassi a prendere la droga».

Quando arrivano in via San Leonardo, il 35enne si sarebbe fermato a parlare dapprima con un pusher incontrato casualmente, ma la contrattazione non sarebbe andata a buon fine. Poi Vescovi avrebbe proseguito imbattendosi nel 22enne – non risulta che i due si conoscessero – che gli propone un involucro di marijuana. A quel punto il 35enne, rimasto al volante, gliel’avrebbe strappata di mano ripartendo a tutta velocità. Ma il nigeriano era rimasto attaccato alla macchina, per chiedere indietro la droga o avere i soldi.

«È ripartito con il motore su di giri – racconta l’amico –. Gli ho detto di fermarsi, ma lui non mi ha ascoltato». Cinquanta metri più avanti il nigeriano molla la presa, battendo la testa contro il muretto. La polizia sta facendo ulteriori verifiche: non si esclude che il 35enne lo abbia oltretutto spintonato dalla macchina, facilitando la perdita di equilibrio e la morte. Per gli inquirenti, il 35enne non poteva non accorgersi della caduta, anche perché la via è stretta e c’erano altre auto parcheggiate. Ma i due neppure scendono: come se nulla fosse tornano in zona Oltretorrente, mentre il nigeriano rimane sull’asfalto, immerso nel sangue. L’amico va via dopo un’ora, Vescovi dice al proprietario che ha fatto un incidente e rimane a dormire da lui.

Soltanto guardando il telegiornale delle 13, il giorno dopo, che dà la notizia del ritrovamento del cadavere, il padrone intuisce che dietro il presunto incidente banale c’era un fatto molto, molto più grave.

 

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