Montecchio, che amarezza: "Hanno pesato le assenze"

Il presidente e la retrocessione in Promozione: "Abbiamo comunque dato tutto"

Montecchio, che amarezza: "Hanno pesato le assenze"

Montecchio, che amarezza: "Hanno pesato le assenze"

Era una neopromossa e doveva lottare per la permanenza in Eccellenza, ma il Montecchio non ce l’ha fatta: la Fidentina ha vinto ai playout per 1-0 (Mastaj al minuto 85) e ha condannato i giallorossi alla retrocessione in Promozione. Abbiamo parlato dell’epilogo e del futuro del Montecchio col presidente giallorosso Massimiliano Palmia.

Presidente Palmia, avevate due risultati su tre, compresi supplementari, ma nel finale è arrivata la beffa.

"Esatto, quando retrocedi ci rimani sempre male, ma abbiamo fatto il massimo che potevamo in un campionato difficile".

Cosa non è andato?

"Penso abbiano pesato tanto le assenze. Non siamo mai stati molto inferiori a nessuno, ce la siamo sempre giocata. Siamo arrivati contati in fondo, avevamo molti juniores in panchina".

Pensa ad un reparto in particolare?

"L’attacco, per esempio: abbiamo perso Bedotti a febbraio, dopo poco Attolini. Nell’ultimo mese si sono anche aggiunte diverse squalifiche, e quando una neopromossa ha tutte queste assenze diventa complicato in Eccellenza".

Avete provato sulla vostra pelle il livello dell’Eccellenza, più alto rispetto alla Promozione.

"L’impatto c’è stato, molti erano al primo anno in Eccellenza. Lo sapevamo e non abbiamo mai pensato, infatti, di puntare a qualcosa in più della salvezza, che purtroppo non è arrivata lo stesso".

Cosa può dirci guardando all’orizzonte?

"Siamo abbastanza ambiziosi e sicuramente proveremo a fare un campionato di Promozione che riguardi la parte alta della classifica. Sarà, però, molto complicato risalire subito. In ogni caso ora è presto e ci sono molti aspetti da discutere. Bisogna vedere chi ci sarà, chi non ci sarà. Ne parleremo nelle prossime settimane".

Il mister è Giacomo Ferretti. Rimarrà?

"Dovremo chiaramente parlarne, ma personalmente mi auguro che resti".

Quindi è soddisfatto del suo operato, nonostante la retrocessione.

"Assolutamente, anzi: per me ha compensato col suo lavoro e col suo modo di fare alcune lacune".

Tornando al campo e al playout perso: è una sconfitta meritata?

"La Fidentina era costretta a vincere e ha fatto la partita più di noi, anche a causa delle assenze di cui ho parlato: per esempio, abbiamo giocato con un centrocampista in attacco. In queste gare chi segna per primo ha la meglio".

Ci sono altri progetti in cantiere, al di là del discorso della prima squadra?

"Stiamo lavorando per un centro sportivo di calcio femminile. Sarebbe bello nella zona della Val d’Enza dare una spinta a questo movimento".