Liquido urticante sulle panchine degli spogliatoi della Grissin Bon ad Avellino

Il liquido ha creato problemi ai giocatori reggiani. La Sidigas multata anche per lancio di acqua verso i biancorossi

Amedeo Della Valle (Ciamillo)

Amedeo Della Valle (Ciamillo)

Reggio Emilia, 26 maggio 2016 - Storie incredibili. Sono quelle successe nelle prime due partite ad Avellino.

Dopo le uova e gli sputi ricevuti dai giocatori biancorossi, in particolare Polonara e Della Valle, prima di gara 3, nei minuti precedenti l’inizio del match di martedì, è accaduto anche di peggio.

Nello spogliatoio riservato alla Pallacanestro Reggiana infatti le panchine su cui si sono seduti i giocatori biancorossi erano impregnate di una sostanza urticante che ha, ovviamente, creato più di un disagio ad Aradori e soci. Inutile star qui a disquisire se tutto ciò abbia inciso sulla prestazione degli atleti, massacrati senza se e senza ma sul parquet, ma certo è una vicenda amara e triste soprattutto per il basket.

La Pallacanestro Reggiana preferisce non commentare l’accaduto, in ossequio a una linea di basso profilo e sportività scelta fin dalla gratuita polemica partita dal capoluogo campano sui pochi biglietti riservati alla tifoseria biancoverde.

Tuttavia che la situazione al PalaDelMauro non sia stata serena è avvalorata da altri fatti come il tamburo piazzato dietro la panchina reggiana, con un tesserato della squadra che avrebbe ricevuto un colpo alla spalla con la bacchetta del citato tamburo.

Tutti fatti che hanno portato il ds Alessandro Frosini a lamentarsi, in diretta Tv, con l’arbitro Lamonica. Lo Scandone, alla fine, è stato multato di 1080 euro per «offese collettive sporadiche del pubblico agli arbitri e verso un tesserato avversario, per uso di fischietti tale da rendere necessaria la sospensione della gara, per lancio di acqua a fine gara che colpiva un dirigente ed i giocatori avversari».