Kaukenas, l’immortale della Grissin Bon

Sta infrangendo ogni record: è il terzo giocatore per anzianità a giocare una finale-scudetto dopo Vanuzzo e Meneghin La finale si gioca al PalaBigi - La scelta giusta il commento di Luigi Manfredi SPECIALE GRISSIN BON

Kaukenas festeggiato dal pubblico del PalaBigi dopo la vittoria di gara 7 con Avellino (foto Ciamillo)

Kaukenas festeggiato dal pubblico del PalaBigi dopo la vittoria di gara 7 con Avellino (foto Ciamillo)

Reggio Emilia, 1 giugno 2016 - Kaukenas, l’immortale della Grissin Bon. Il campione lituano ha trascinato la Grissin Bon alla finale scudetto con Milano (serie che parte venerdì). E ha scritto un’altra pagina di storia nel basket italiano. Dopo aver vinto cinque campionati italiani con Siena e una miriade di altri trofei, anche internazionali, il cestista, oramai ‘reggiano’ d’adozione, sta scrivendo record su record.

Kaukenas è il terzo giocatore più «vecchio», nella storia del basket italiano, a disputare una finale scudetto. Infatti, il lituano giocherà gara 1 con Milano a 39 anni e 63 giorni. Solo due giocatori vantano «un’anzianità» maggiore: Manuel Vanuzzo l’ha giocata a 40 anni e 80 giorni (a Sassari contro Reggio, la scorsa stagione), Dino Meneghin, invece, a 39 anni e 128 giorni, il 16 maggio 1989 , nella serie tra Livorno e Milano.

Ma non solo questo. Sinora Kaukenas ha giocato 28 partite di finale (21 con Siena e 7 con Reggio Emilia), collezionando 731 minuti giocati, 359 punti e 48 assist (12.8 punti a partita). Al momento il lituano è sesto in questa speciale classifica che vede in testa Riccardo Pittis (38 partite giocate), Ress (36), Carraretto (30), Dino Meneghin e Marconato (29).

Nella classifica di punti nelle finali è al quarto posto, preceduto da Danilovic (374), Premier (425) e Myers (604). E’ invece al 6° posto nei minuti giocati, preceduto da Gracis (741), Dino Meneghin (827), Pittis (953), Myers (955) e D’Antoni (1041). Il suo high in carriera sono i 25 punti messi a segno con Siena in gara 2 della finale scudetto 2006/07 contro la Virtus Bologna.

«Ciò che mi impressiona di Kaukenas - ha detto Max Menetti alla Gazzetta dello Sport - è la sua capacità di inventare la giocata quando meno te lo aspetti. Merito del talento e di un fisico incredibile».