Daniele Petrone
Cronaca

Laura, 23 anni: uccisa da infarto mentre serviva ai tavoli in pizzeria

Infarto fulminante: niente da fare per la giovane studentessa di Vezzano, che lavorando si pagava l’università

Laura Barilli  è morta improvvisamentementre lavorava nella pizzeria «La Rocca 2» in centro a Vezzano

Laura Barilli è morta improvvisamentementre lavorava nella pizzeria «La Rocca 2» in centro a Vezzano

Reggio Emilia, 13 maggio 2015 - E’ stramazzata al suolo mentre serviva ai tavoli della pizzeria: è morta per un infarto fulminante, Laura Barilli, 23 anni, studentessa universitaria di Vezzano.

Una notizia che fatto sprofondare nel dolore il paese e il nutrito gruppo di amici della ragazza. Figlia unica dell’assessore Sandra Leoni, Laura si pagava gli studi lavorando spesso e volentieri nel locale «La Rocca 2» in centro a Vezzano.

Lì era quando è stata colta da malore, ieri intorno alle 14: la ragazza era in sala e stava servendo ai tavoli. Improvvisamente si è accasciata a terra. I presenti hanno capito subito la gravità della situazione. Il titolare, tra l’angoscia di clienti e colleghi della ragazza, ha chiamato il 118 che ha inviato ambulanza e automedica. Purtroppo ogni tentativo di rianimarla è risultato vano. Ma gli occhi di Laura continueranno a vivere: ha infatti donato le cornee. Un chiaro segnale della bontà d’animo di questa giovane donna.

LA NOTIZIA in pochi minuti ha viaggiato per Vezzano e sui social network. «Abbiamo condiviso un pezzo di vita - scrive Francesco su Facebook - dalle materne alle medie. Anche se negli ultimi anni ci siamo persi di vista, non riesco a farmene una ragione. Buon viaggio Laura». Anche Valentina è distrutta dal dolore: «Ciao amica mia, mi mancherai e non poco. Avremmo dovuto vederci la prossima settimana e non vedevi l’ora di conoscere la mia Emma. A 23 anni non si può morire così. Ti porterò sempre nel cuore». Marco, probabilmente un cliente della pizzeria, scrive: «Buon viaggio Laura. Ti conoscevo da poco, ma da domani mi mancherà non vederti a pranzo».

IERI SERA si è svolto il rosario nella chiesa di San Martino di Vezzano. Tanta era la gente che molte persone sono state costrette ad assistere dal sagrato.

Distrutta mamma Sandra: nel primo banco, insieme al compagno e al fratello, era piegata dalle lacrime. Un dolore troppo grande da sopportare.

Don Pietro Pattacini era provato dal dispiacere. «Laura - ha detto il parroco - era una ragazza allegra, solare e piena di vita. Quando ho saputo la notizia sono rimasto di sasso: non volevo crederci. Conosco bene Sandra, la sua mamma. Avrà bisogno di tutti noi e e dobbiamo starle vicino».

STRAZIATA la nonna della ragazza. Uscendo dalla chiesa ripeteva piangendo «mi veniva a trovare tutte le sere, era una bravissima ragazza». L’anziana era una delle tante persone con le lacrime agli occhi. «Pensa - diceva una giovane in un pianto a dirotto - stasera dovevamo uscire insieme...».

Addolorato anche il sindaco Mauro Bigi: «Una tragedia devastante e incredibile. Sono senza parole. Darò un abbraccio a Sandra, una collega di giunta ma soprattutto una grande amica».

Laura viveva con la mamma, ma stava progettando di andare a vivere con il fidanzato Tomas, pure lui di Vezzano, con cui stava insieme da diverso tempo. Il ragazzo, distrutto, non se l’è sentita di partecipare al rosario.

Oggi sarà effettuato l’esame diagnostico all’ospedale Santa Maria, al termine del quale verrà dato l’ok per il funerale.