Non solo parole

Reggio Emilia, 26 aprile 2015 - MIGLIAIA di persone a Casa Cervi per ricordare il 25 aprile di 70 anni fa, la Liberazione. E sia il presidente della Camera, Laura Boldrini, che il presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz, hanno detto cose importanti. Tutti hanno insistito molto sul tema dell’accoglienza e non poteva essere diversamente dopo l’immane tragedia del Mediterraneo.

Schulz, tedesco, ha ribadito con fermezza che bisogna «mantenere la memoria dello squallore che la Germania nazista ha portato all’Italia e all’Europa, la memoria dei crimini malvagi commessi ad Auschwitz e anche altrove».

L’importante è che queste non restino solo parole confinate nell’inevitabile retorica di queste occasioni, ma diventino impegni concreti.

A tal proposito, Schulz ha assunto un impegno, quello di rispondere alla lettera aperta che abbiamo pubblicato sul Carlino interpretando il sentimento dei parenti delle vittime degli eccidi nazisti lungo la Linea Gotica. La vicenda è nota: c’è una sentenza definitiva che condanna la Germania ai risarcimenti, ma c’è un Trattato che mette una pietra sopra quegli avvenimenti.

E i parenti di quei morti aspettano da tanto tempo invano che si completi la giustizia.

Schulz ieri ha promesso almeno una risposta a quelle domande. Aspettiamo.