Pugni alla ladra che la deruba: "Ero fuori di me e lo rifarei"

Elena Rossi, 76 anni, è diventata l’eroina della porta accanto dopo aver reagito al furto

Elena Rossi, 76 anni, ha preso a pugni una ladra

Elena Rossi, 76 anni, ha preso a pugni una ladra

Reggio Emilia, 3 settembre 2015 - E’ diventata un «eroe» della porta accanto, la 76enne Elena Rossi, la pensionata di Reggio che domenica – come abbiamo scritto ieri – ha reagito al furto della sua borsetta inseguendo la giovane ladra – di 50 anni più giovane di lei – per poi riprendersi il maltolto, colpendola pure a ripetizione sulla schiena a suon di pugni. E’ accaduto domenica a Riccione, nel parcheggio del Centro congressi dove era in corso un evento di filatelia e numismatica.

Signora Elena, ma cosa l’è saltato in mente?

«Credo di aver fatto una cosa normale. Anche se, a pensarci bene, il normale dovrebbe essere la tutela delle persone e un contrasto maggiore ai furti e ai reati in generale».

Come si è accorta del furto?

«Ho visto quella giovane donna che si allontanava veloce dalla nostra auto. Ho guardato all’interno e ho scoperto che non c’era più la mia borsetta. Già alcuni mesi fa, davanti a un centro commerciale, qui a Reggio, qualcuno mi aveva derubato della borsetta mentre, sotto la pioggia e con l’ombrello che mi limitava la visuale, riportavo il carrello al suo posto. Oltre ai soldi persi, ho dovuto brigare parecchio per rifare documenti, bancomat e quant’altro. Stavolta non volevo ripetere quella esperienza…».

Ma dopo aver ripreso la borsetta e scaricato la sua rabbia, come ha reagito la giovane ladra?

«E’ rimasta impassibile, molto stupita. E cosa voleva che facesse. La borsetta l’aveva presa lei. Poteva denunciarmi per l’aggressione? In quel momento ero davvero fuori di me. Ho provato molta rabbia per quel gesto, compiuto con naturalezza, quasi come se fosse normale rubare gli oggetti altrui».

Qualche reazione al suo gesto?

«Beh, la gente che mi conosce ha detto che ho fatto bene. Mi ha telefonato anche la redazione di Pomeriggio Cinque per intervistarmi. Ma io non sono un tipo da andare in tv. Credo di aver reagito in modo normale. Molti altri lo avrebbero fatto. Non chiedo il male per nessuno. Ma gli altri non devono creare danni a me. Rispetto, rispetto, rispetto…».

Rifarebbe ciò che ha fatto?

«Credo proprio di sì. Mi era capitato di recente un furto della borsetta in auto. E altre volte, negli ultimi anni, ho dovuto sopportare furti e tentati furti nella nostra abitazione. Si arriva all’esasperazione».