Perde il portafoglio con 510 euro: immigrato disoccupato glielo restituisce

Akim: "Intascare quei soldi sarebbe stata una vergogna"

Akim Lame Mamadoll Bamba, 44 anni, e Nazzarena, 50 anni

Akim Lame Mamadoll Bamba, 44 anni, e Nazzarena, 50 anni

Reggio Emilia, 30 giugno 2015 - Questa è una storia di quelle che è bello raccontare, quelle che ci fanno bene, perché ci fanno pensare, in un clima di sfiducia verso il prossimo, che i valori ancora esistono.

Akim Lame Mamadoll Bamba, 44 anni, viene dal Senegal ed è disoccupato. L’altro giorno si è fermato al distributore di viale Moranti per fare benzina e sulla colonnina del self service ha trovato un portafoglio. Dentro ci sono 510 euro. Lui decide di restituirlo.

«Ero andata a fare benzina prima di imboccare l’autostrada e partire per il mare – spiega Nazzarena, 50 anni, proprietaria del portafoglio – Avevo appena fatto bancomat per avere i soldi da portare con me. Mi sono accorta di essermelo scordata quanto sono arrivata al mare. Credevo già sarebbe stato impossibile ritrovarlo».

Nazzarena decide di chiamare la figlia: «Le ho detto di provare ad andare dal benzinaio per chiedere se qualcuno eventualmente lo avesse trovato». La speranza era almeno quella di recuperare i documenti per evitare le trafile burocratiche. Invece Nazzarena è stata davvero fortunata. Perché il portafoglio lo ha trovato Akim. «Ho visto il portafoglio e sono andato dal benzinaio – racconta – L’ho aperto davanti a lui per avere un testimone su quello che c’era dentro. Abbiamo visto i 500 euro e i documenti. Gli ho lasciato i miei numeri se qualcuno fosse tornato a cercarlo e poi sono ripartito».

La figlia di Nazzarena arriva al distributore e il benzinaio le dà il numero di Akim. «Mi hanno chiamato il marito e ci siamo accordati per vederci per la restituzione – spiega Akim – Dopo mi ha chiamato anche Nazzarena per ringraziarmi: è stato un gesto molto bello da parte sua, le sono grato di questo». Oltre ai ringraziamenti, Nazzarena ha dato anche una meritata ricompensa ad Akim che però sottolinea: «Non l’ho fatto certo per quello, altrimenti mi sarei tenuto i soldi. È la mia educazione che me lo impone: non tutti i neri sono cattivi. In Senegal i genitori ci insegnano che è una vergogna utilizzare i soldi che non sono tuoi, anche quando non li hai rubati. C’è un forte controllo sociale. Ovviamente, come ovunque, ci sono anche senegalesi che decidono di delinquere, ma la nostra cultura ed educazione ci impone di essere corretti».

Un gesto che ha molto colpito Nazzarena tanto che ha voluto raccontare pubblicamente questa storia, «anche nella speranza – spiega – che Akim possa trovare un lavoro». E aggiunge: «Noi reggiani dovremmo imparare da Akim – spiega – I furti avvengono anche in ambienti di un certo livello. Mentre bisognerebbe recuperare certi principi per vivere bene in società».