Matteo Zanichelli
Reggio Emilia

Arrigo Sacchi: "Conosco Camisasca da 30 anni. Spero mi raccomandi ‘sopra’"

Vecchi amici: l’ex ct azzurro Sacchi e il vescovo

Il vescovo Massimo Camisasca e Arrigo Sacchi (foto Artioli)

Il vescovo Massimo Camisasca e Arrigo Sacchi (foto Artioli)

Reggio Emilia, 10 giugno 2015 - Arrigo Sacchi accolto come una star. Applausi a scena aperta, selfie e autografi per l’ex allenatore del Milan stellare degli olandesi (e da tempo commentatore televisivo per Mediaset) che ieri sera ha presentato il suo libro Calcio totale. La mia vita raccontata a Guido Conti (edito da Mondadori, costo 18 euro) alla sala Regiò di via Agosti.

Circa 300 persone hanno osannato l’ex tecnico della Nazionale che è arrivato insieme a un suo grande amico, il vescovo Massimo Camisasca, che è stato cappellano del Milan per 4 anni nel periodo in cui Sacchi imperversava a Milanello.

«Conosco Massimo da 30 anni, è una persona straordinaria, spero che mi raccomandi Sopra…», dice ridendo Sacchi, alzando gli occhi al cielo. «Se io e lui abbiamo mai litigato? – chiosa - Impossibile con lui».

Camisasca ha presenziato alla serata, raccontando quella esperienza vissuta con l’Arrigo nazionale. «Non ho mai cercato di fare proselitismi – spiega Camisasca –. Celebravo la messa, incontravo Arrigo e i giocatori. Mi sono posto sempre come uno di loro, ero a disposizione del gruppo».

La serata è trascorsa tra ricordi e curiosi aneddoti, a volte anche osé, che però non hanno scalfito il vescovo che ha risposto con un sorriso.

Uno di questi riguarda un ex giocatore della Reggiana (ma anche di Napoli e Italia), Nando De Napoli.

«Allenavo il Rimini e lottavamo per arrivare primi in C – rivela Sacchi –. Nando aveva 17 anni. Si sa, Rimini è una città che distrae. Già a febbraio, coi primi caldi, le donne vanno in giro svestite. Un giorno vidi fuori dallo spogliatoio De Napoli inseguito da una ragazza. Tra me e me pensai: ‘Questa volta sarà dura vincere il campionato…’».

Infine un elogio ai tifosi granata. «Come ho apprezzato il pubblico della Juve che ha applaudito i giocatori dopo aver perso la finale di Champions – conclude l’ex mister –, dico bravi ai sostenitori della Reggiana che hanno fatto lo stesso coi propri idoli, dopo il ko in semifinale playoff col Bassano».