"Ci sono i ladri in casa": scatta l’allarme. Residenti in strada con spranga e badile

Serata movimentata a Guastalla: i malviventi riescono a fuggire

I carabinieri al lavoro

I carabinieri al lavoro

Reggio Emilia, 30 marzo 2015 - Sabato sera piuttosto movimentato nel quartiere fra via Marzabotto e viale Cappuccini, non distante dal cimitero di Guastalla. Un tentativo di furto in abitazione, a opera di tre uomini arrivati su una Seat Leon grigia, ha mobilitato l’intero quartiere, coi cittadini (esasperati dal fenomeno furti) scesi in strada con martelli, badili e spranghe, a caccia degli intrusi. L’allarme è scattato verso le 20, quando un uomo – che fumava nel cortile di casa – ha sentito rumori sospetti. Ha chiesto supporto ai vicini, arrivati con tanto di spranga e badile. E quando, insieme, hanno visto scostare la tenda di una finestra, sono stati avvisati i carabinieri.

A sirene spiegate, sono giunti il maresciallo Vincenzo Milazzo, dalla vicina caserma, e un’altra pattuglia in servizio nella zona. Due dei ladri, inseguiti dai cittadini, sono riusciti a scappare in auto. Ma in zona doveva esserci rimasto un terzo complice. In effetti, poco dopo, nel verificare il motivo per cui una lampada esterna del giardino era stranamente spenta, alcuni cittadini hanno sentito rumore di passi svelti. «C’è qualcuno che scappa, c’è qualcuno che scappa…», hanno subito urlato. Questo ha mobilitato nuovamente i residenti – sempre con badili, spranghe e martelli alla mano – con i carabinieri e un agente del Nis della polizia municipale, i hanno subito raggiunto la zona indicata. Ma il malvivente, complice anche il buio di alcuni cortili, è riuscito ad allontanarsi.

Per entrare nell’abitazione di via Marzabotto, i ladri avevano superato una recinzione in metallo, forzando poi una porta di servizio con dei robusti attrezzi da scasso. Poco prima, per capire quali case erano occupate e quali no, gli stessi ladri avevano suonato i campanelli delle abitazioni. A una pensionata del quartiere, per non destare sospetti, erano state chieste informazioni su un ipotetico centro estetico che doveva – a loro dire – trovarsi da quelle parti.

Intanto, alla caccia ai ladri, ai cittadini del quartiere si sono uniti pure alcuni automobilisti di passaggio. Azione che non ha portato alla cattura degli intrusi, ma ha evitato nuove razzie in quella zona. Almeno per il momento. Ora saranno visionate le immagini delle telecamere delle abitazioni della zona nella speranza di ottenere degli elementi utili alle indagini.