Bufera sulle ‘confidenze’ di Santini: «Frasi gravi, il tribunale intervenga»

I parlamentari Pd e il sindaco Gnassi sparano sul curatore fallimentare

L’aeroporto Fellini

L’aeroporto Fellini

Rimini, 20 settembre 2014 - Lo sfogo del curatore del ‘Fellini’ non è passato inosservato sotto i cieli di Rimini. Le parole di Renato Santini riportate dal suo concittadino Enrico Postacchini, neo presidente dell’aeroporto di Bologna, hanno scatenato l’ennesima bufera. «Santini è scoraggiato ed esasperato. Se continua così a novebre il ‘Fellini’ chiuderà» ha detto dal palco della Festa nazionale dell’Unità. Postacchini ha rivelato anche altre indiscrezioni del curatore fallimentare sulle cordate interessate allo scalo riminese.

«Le dichiarazioni del presidente Enrico Postacchini sono di una gravità inaudita — sbottano i parlamnetari riminesi del Pd, Emma Petitti e Tiziano Arlotti — E’ grave inoltre che nelle affermazioni del presidente di Sab vengano evidenziate relazioni con il curatore fallimentare Renato Santini, che anche recentemente aveva reso dichiarazioni pubbliche. Ci pare che siano andate ben oltre il ruolo che un curatore fallimentare deve rivestire, e crediamo non possa sfuggire alla presidente del tribunale di Rimini la gravità di queste affermazioni». I due parlamentari nella nota aggiungono di non voler «male interpretare le comuni radici bolognesi dei soggetti che hanno fatto le affermazioni a cui ci riferiamo sopra».

A Postacchini Petitti e Arlotti imputano in sostanza di interferire col lavoro di Enac. «Vengono dati giudizi sull’aeroporto di Rimini e viene apertamente riferito che vi sarebbe stata nei mesi scorsi un’attività di confronto con alcune delle imprese e gruppi che partecipano al bando di gestione del Fellini. Ricordiamo che le procedure di gara per il bando sono attualmente ancora in corso». Anche il sindaco Andrea Gnassi attacca. «Cosa succederebbe in qualsiasi altra istituzione se, durante una procedura di bando pubblico, accadessero fatti come questo? — si chiede Gnassi — Qualche idea in merito ce l’ho. Se poi si associa la bizzarra modalità di comunicazione, lo sfogo confidenziale fatto a terzi divulgato dai suddetti terzi, credo che potrei aggiungere qualche ipotesi ulteriore per rispondere. L’intero tessuto istituzionale e socioeconomico riminese nell’ultimo anno si è prodigato in sintonia per dare prospettive e futuro all’aeroporto in difficoltà. Dobbiamo prendere atto di un colpo durissimo sferrato da interessi organizzati e bolognesi a danno dello scalo riminese e con una procedura Enac ancora in corso?».