Rimini, cadavere nella valigia, si allontana la pista della cinese scomparsa in crociera

Ulteriori riscontri sul corpo fanno affievolire l'ipotesi che esista un collegamento tra i due episodi

Rimini, cadavere nella valigia, si allontana la pista della cinese scomparsa in crociera

Rimini, cadavere nella valigia, si allontana la pista della cinese scomparsa in crociera

Rimini, 26 marzo 2017 - Non ha ancora un nome la sconosciuta trovata morta in una valigia blu nel porto canale di Rimini sabato mattina. La donna, sui 35-40 anni, dai tratti somatici asiatici, era ridotta pelle ed ossa, ma non per il tempo trascorso in acqua.

Secondo gli inquirenti, quella condizione fisica è dovuta o ad una lunga denutrizione o ad una malattia. La morte dovrebbe risalire a dieci-quindici giorni fa, almeno stando alla presenza di particolari larve trovate sul suo corpo. Questi elementi fanno, dunque, tramontare la pista che possa trattarsi di Xing Lei Li, la cinese di 38 anni scomparsa misteriosamente durante una crociera il 20 febbraio scorso a Civitavecchia.

La cinese era alta poco più che un metro e cinquanta mentre la sconosciuta è alta un metro e settanta. In più è altamente improbabile che il corpo dal mar Tirreno sia arrivato nell’Adriatico. Ma sono soprattutto la condizione eccessivamente emaciata del corpo, la differente altezza a far naufragare ogni collegamento tra la sconosciuta e la crocierista scomparsa. Domani mattina sarà comunque l’autopsia a dare il definitivo responso. Restano ancora un mistero le cause che hanno provocato la morte.

LEGGI ANCHE  - I curiosi si fanno un selfie

image