Rimini, prostitute minacciate di morte. Denunciato ex poliziotto e pugile

Il 39enne del Kazakistan è stato bloccato dalla Polizia Municipale

Prostitute

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Rimini, 3 novembre, 2017 – Intimidazioni e minacce di morte ad alcune prostitute se non avessero abbandonato la loro ‘zona di lavoro’, e porto d’armi abusivo. Sono queste le accuse nei confronti di un 39enne del Kazakistan, fermato martedì sera da una pattuglia del Nucleo pronto intervento Polizia municipale.

Nel corso dei controlli nella zona di Torre Pedrera, gli agenti hanno identificato alcune ragazze in un’area di servizio lungo la Statale 16. Al momento dell’accertamento sono state le stesse prostitute a chiedere l’aiuto della pattuglia, denunciando di essere state minacciate da uno straniero. L’uomo le avrebbe minacciate di morte ordinando loro di lasciare l’area che stavano occupando.

Lo straniero, D.R., di nazionalità Kazaka, ex poliziotto russo e pugile professionista, è già noto alle forze dell’ordine. Tornato poco dopo sul posto, guidando un'auto a forte velocità, in un primo momento ha tentato di evitare il controllo e ha cercato di nascondere un’arma, poi risultata una riproduzione di una pistola semiautomatica sprovvista di tappo rosso. Appena ha capito che non poteva fuggire, l'uomo non ha opposto resistenza e gli agenti lo hanno accompagnato in ufficio per l’identificazione, la contestazione del porto d’armi abusivo e per le minacce e violenze sessuali nei confronti delle ragazze.

Gli agenti stanno portando avanti le indagini per verificare quanto è stato denunciato dalle prostitute, anche attraverso le immagini della videosorveglianza della zona.