Riccione, vuole gettarsi dal balcone. I vicini lo fermano ma lui muore

Sembrava una furia, poi si è accasciato improvvisamente

Riccione, tragedia in una palazzina di via Tasso (foto Migliorini)

Riccione, tragedia in una palazzina di via Tasso (foto Migliorini)

Riccione, 25 giugno 2017 - Vuole uccidersi buttandosi dal balcone del suo appartamento, ma poi muore tra le braccia dei vicini e dei carabinieri che stanno cercando di salvarlo. Un malore su cui ora potrà fare chiarezza solranto l’autopsia, quello che ieri mattina ha ucciso un riccionese, Giancarlo Magno, di 42 anni, impiegato in un hotel della Perla. Delle indagini si stanno occupando i carabinieri della Compagnia di Riccione che stanno cercando di ricostruire nei dettagli quello che è accaduto e scoprire cosa è stato a provocare il malore che gli ha fermato il cuore.

La tragedia si è consumata ieri mattina, in una palazzina di via Tasso. E poco prima delle 11 che i condomini sentono delle grida che sembrano provenire dall’appartamento dell’uomo. All’inizio non realizzano, ma poi si rendono conto che a gridare è proprio lui. Si trova sul terrazzo di casa e urla che vuole uccidersi. I vicini si rendono conto che sta facendo sul serio, ma quel che è peggio è che non sembra essere in sè. Spaventati a morte, mentre alcuni cercano di parlare con lui, altri corrono verso il suo appartamento. Secondo una prima ricostruzione fatta dagli investigatori, avrebbero trovato la porta di casa già aperta. A quel punto entrano, e si dirigono verso il terrazzo, mentre l’uomo continua a urlare che è deciso ad ammazzarsi. Le sue condizioni sono molto alterate e non c’è modo di convincerlo a desistere dal suo proposito. Quel che è accaduto dopo è ancora tutto da chiarire, dal momento che gli stessi testimoni del fatto sono ancora sotto choc. Sembra che i vicini abbiano cercato di fermarlo, trovandosi di fronte a una veria e propria furia. I carabinieri, allertati nel frattempo, sono arrivati proprio in quel momento e hanno tentato anche loro di calmarlo.

Improvvisamente però l’uomo smette di dibattersi e si accascia tra le loro braccia come un fantoccio di pezza. I carabinieri si rendono subito conto che era accaduto qualcosa di grave. Il 118 interviene immeditamente e a lungo cercano di rianimarlo. E’ solo dopo oltre mezz’ora che i medici sono costretti ad arrendersi e a dichiararne il decesso. Il malore gli è stato fatale, ma ora quello che devono capire è che cosa l’ha provocato. Sembra non fosse la prima volta che l’uomo desse in escandescenze, ma la situazione non era mai arrivata a quel punto. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire le sue ultime ore di vita, e sicuramente il magistrato deciderà di disporre l’autopsia per fare luce sulle cause di questa inaspettata tragedia e scoprire se la vittima soffrisse di qualche patologia. L’esame autoptico potrebbe svolgersi già domani mattina.