Rimini, società fantasma per evadere il Fisco. Maxi-sequestro da un milione di euro

Denunciati a piede libero un imprenditore di 45 anni assieme alla moglie e ad altre due persone

Guardia di Finanza (Foto di archivio)

Guardia di Finanza (Foto di archivio)

Rimini, 16 febbraio 2018 – L’obiettivo era quello di ‘svuotare’ una Spa che avrebbe dovuto versare al Fisco oltre 7 milioni di euro: per raggiungerlo, in quattro avevano messo in piedi una società fantasma. Ma il loro piano è stato scoperto dagli uomini della Guardia di Finanza, che hanno de nunciato a piede libero un riminese di 45 anni, assieme alla moglie e ad altre due persone, sequestrando loro oltre un milione di euro tra conti corrente, titoli azionari e un appartamento. Il provvedimento ha riguardato appunto quattro soggetti, ritenuti responsabili di più azioni fraudolente finalizzate a s ottrarre il proprio patrimonio al pagamento delle imposte dovute per via di un atto di accertamento emesso dall’Agenzia delle entrate, scaturito dai risultati di una verifica fiscale posta in essere dalla Guardia di finanza di Ancona. Gli accertamenti compiuti nel 2017, sotto il diretto coordinamento del comando provinciale di Rimini, dai finanzieri del locale nucleo di polizia economico-finanziaria, si sono concretizzati, in una prima fase, nella verifica fiscale nei confronti di una società del settore logistico, con sede a San Giovanni in Marignano. Le indagini hanno appunto consentito di constatare che la società era stata costituita con la finalità, da parte del principale indagato, residente a Rimini, in concorso con altre tre persone, di ‘ drenare’ fraudolentemente beni strumentali e risorse finanziarie provenienti da una società per azioni, con sede ad Ancona, che come detto avrebbe dovuto versare al Fisco oltre 7 milioni di euro di imposte evase. Trasferendole proprio alla nuova società romagnola, sempre riconducibile alla stessa proprietà. Così le Fiamme gialle hanno denunciato a piede libero alla Procura il 45enne C. D., assieme alla moglie e altre due persone, per sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, proponendo al pm che ha coordinato le indagini, Paolo Gengarelli, di valutare la formulazione della richiesta del sequestro preventivo. Il magistrato, condividendo le ricostruzioni investigative svolte dai finanzieri, ha avanzato al Tribunale di Rimini richiesta di sequestro preventivo su disponibilità finanziarie e beni per il valore delle illecite operazioni di ‘svuotamento’ patrimoniale portate avanti dagli indagati. Ritenendo sussistere i presupposti che avevano portato ad avanzare la richiesta, il Giudice per le indagini preliminari, Vinicio Cantarini, ha emesso il provvedimento di sequestro preventivo operato nei giorni scorsi dai Finanzieri riminesi.