Rimini, ventenne accusa l'ex fidanzato: "Mi ha stuprata con un amico"

Gli imputati l’avrebbero caricata in auto per poi violentarla a turno. La vittima era stata ricattata con le foto hard scattate dal ragazzo

L’ex fidanzato era passato a prenderla in macchina

L’ex fidanzato era passato a prenderla in macchina

Rimini, 23 febbraio 2018 - Violentata dall’ex fidanzato e dall’amico di lui. Due, i giovani alla sbarra, due 25enni di origine albanese, con l’accusa di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una 20enne riminese. Il primo l’ha anche minacciata di mettere in rete i filmati a luci rosse che la vedevano protagonista. Il processo si è aperto ieri mattina, ma gli imputati, difesi dall’avvocato Giovanna Ollà, si dicono pronti a difendersi e a raccontare tutt’altra storia.

I fatti risalgono al febbraio del 2014. Secondo il racconto fatto dalla vittima, aveva conosciuto l’albanese su un sito di incontri e dopo avere chattato per un po’, i due avevano deciso di darsi un appuntamento. Si erano piaciuti subito, e dopo qualche tempo si erano messi insieme. Ma il grande amore si era rivelato una fregatura perchè, sempre secondo la versione della ragazza, lui aveva cominciato a pretendere da lei foto pornografiche. Così aveva deciso di lasciarlo, seppure a malincuore.

Lui le piaceva ancora, ed era stato per questo che quando l’ex aveva insistito per vederla un’altra volta, lei aveva accettato. Quella sera, l’albanese era passato a prenderla con l’auto, ma appena era salita si era resa conto che c’era anche un’altra persona. Un’amico, aveva sostenuto lui, che non avrebbe dato alcun fastidio.

Dopo avere fatto un po’ di chilometri, la macchina si era fermata in un parcheggio della periferia di Rimini, e molto discretamente l’amico dell’albanese era sceso. Rimasti soli, i due ex fidanzati si erano lasciati andare e avevano avuto un rapporto sessuale. Ma subito dopo, ecco che l’amico si era rifatto vivo. Aveva aperto lo sportello all’improvviso e si era infilato dentro la macchina. E in quel momento era cominciato l’incubo. I due amici l’avevano costretta a fare sesso con entrambi, e lei non aveva potuto fare altro che soccombere alla violenza.

Ma non era ancora finita. Perchè, ha raccontato la giovane, l’ex fidanzato l’aveva contattata subito dopo. Cosa poteva esserci di peggio di uno stupro? Il ragazzo pretendeva altri rapporti sessuali, e se si fosse rifiutata, aveva minacciato, avrebbe messo sul web le sue immagini a luci rosse.

Mentre facevano sesso lui l’aveva infatti filmata a sua insaputa, e quei file avrebbero fatto il giro dell’etere. Ma se pensava di averla in pugno, si sbagliava. Ormai in preda alla disperazione, la giovane riminese era andata dritta a denunciare sia lui che l’amico. I due sono ora alla sbarra con le accuse di violenza sessuale, lesioni e interferenza illecita nella vita privata. Accuse che potrebbero costare ai due ragazzi un bel po’ di anni di carcere.