Rimini, 29 novembre 2015 - Sergio Pizzolante, da sempre uno dei più fieri e agguerriti oppositori di Andrea Gnassi, fa outing: alle prossime elezioni comunali il parlamentare di Area Popolare, eletto alla Camera con i voti del centrodestra, si schiererà al fianco del sindaco del Pd.
Ci sarebbe da sorprendersi, se non fosse che la politica ci ha da tempo abituato a questi paradossi: spesso il vecchio avversario diventa il più fedele degli alleati. In questo caso si ripropone a livello locale un’alleanza nazionale: Renzi ed Alfano governano insieme a Roma, Gnassi e Pizzolante vogliono farlo anche a Rimini. E, a dar retta ai ‘rumors’ della politica, potrebbe non essere finita qui: si vocifera di altri esponenti di lungo corso del centrodestra pronti al salto della quaglia. I tradizionali partiti di opposizione perdono pezzi e non hanno ancora uno straccio di progetto politico: figuriamoci se saranno in grado di contendere la vittoria al sindaco uscente. Ci proveranno invece i grillini, specie se troveranno alla svelta un candidato serio e credibile. Per loro l’onda è favorevole: rappresentano il primo dei due ostacoli più ostici che Gnassi dovrà superare per restare a Palazzo Garampi. Il secondo è quello della vicenda giudiziaria del crac di Aeradria, con il suo carico di gravi accuse. Perché è vero che nessuno si è messo dei soldi in tasca e i consigli comunali non sono covi di delinquenti. Ma l’aeroporto ha lasciato un buco da 50 milioni di euro e bisognerà spiegare bene ai giudici come è successo.