Nella ‘guerra’ tra rivali in amore interviene il boss della mafia

Imprenditore siciliano residente nel Riminese condannato per stalking

Stalking

Stalking

Rimini, 4 marzo 2015 - Una storia di stalking tra moglie e marito nel Riminese finisce sul tavolo di un boss della mafia, mentre al ristorante discute con i suoi fedelissimi. Questo, il retroscena della vicenda che vedeva alla sbarra un imprenditore siciliano che aveva promesso di seppellire la ex «in una colata di cemento» e di «sgozzare e bere il sangue» del nuovo compagno della donna, a cui ha già incendiato il locale e la macchina. Ieri, il siciliano è stato condannato dal Tribunale di Rimini a due anni di carcere e a un risarcimento danni di 30mila euro.

La persecuzione era cominciata nel 2011, poco dopo la separazione, ma il peggio era arrivato quando lei aveva trovato un altro uomo. Anche lui palermitano, ma a differenza del primo senza legami con la criminalità organizzata. Da quel momento per la donna è cominciato l’inferno. All’inizio l’ex marito se la prende solo con lei e i suoi familiari. Telefonate, pedinamenti minacce pesantissime e aggressioni. Poi però anche il nuovo fidanzato entra nel mirino del siciliano.

Il primo ha un’attività nel palermitano ed è alla ‘roba’ che l’ex marito geloso sferra l’attacco, come da copione. Prima è la sua auto a finire in cenere, poi qualcuno appicca il fuoco al suo locale. E in qualche modo questa storia arriva a conoscenza di un capomafia, il quale ha eletto a suo quartier generale un ristorante di Palermo, dove convoca i suoi picciotti. E a una di queste tavolate, avrebbe raccontato un pentito di mafia, avrebbe partecipato anche il siciliano trapiantato a Riccione. Durante l’incontro il pentito viene accusato di avere rimproverato l’altro per l’incendio del locale e di non avere preso le sue parti nella ‘guerra’ con il rivale. Ma lui si difende e spiega che il locale andato a fuoco ha anche altri soci, e che se il ‘riccionese’ vuole vendicarsi, deve usare altri sistemi. Cosa che farà più avanti, quando incaricherà due sgherri di organiazzare un agguato al rivale, facendolo pestare a sangue.

Nel frattempo però la ex moglie, rappresentata dall’avvocato Luca Greco, ha sporto una quindicina di querele. In una di queste c’è anche un video in cui il figlio si dice terrorizzato da un padre che gli ha detto che seppellirà sua madre in una colata di cemento e berrà il sangue del nuovo fidanzato, a cui lui è affezionato. L’inchiesta per stalking si era conclusa con un rinvio a giudizio, e ieri è il giudice gli ha inferto una salatissima condanna.