Suore circondate dalle lucciole: "Non riusciamo più a dormire"

Le religiose del Santo Volto: «Sono tante e litigano tra loro»

Le lucciole hanno invaso Miramare (foto Bove)

Le lucciole hanno invaso Miramare (foto Bove)

Rimini, 22 luglio 2016 - Sono esasperati, stanchi di convivere con le ‘lucciole’ che ogni sera affollano le vie principali e le stradine di Miramare. Per nulla rassegnati gli operatori turistici e i villeggianti insorgono per le notti insonni e i disagi. Sotto assedio anche le suore che nei loro istituti sulla litoranea, tra il talassoterapico e la rotatoria, accolgono famiglie con bambini e ragazzi. Il fastidio procurato da questa forzata convivenza è confermato dalle stesse suore: «Queste strade a sera sono piene di prostitute, a volte la notte non riusciamo neppure a dormire, perché litigano tra loro, forse perché si contendono il posto in cui si piazzano o forse perché qualcuna si ubriaca, così disturbano noi e i nostri ospiti. Qui è un macello, oltre alle forze dell’ordine non sappiamo più a chi altro ci si possa rivolgere per risolvere questo problema. I carabinieri intervengono, cercano di farle sloggiare, ma appena se ne vanno, tornano ai loro posti. Si piantano qui intorno, lungo le strade, ma anche nel parcheggio».

Una suora racconta che il fenomeno «è presente anche d’inverno, ma è ridotto a quattro cinque «lucciole», che sono ormai sempre le stesse, mentre d’estate sono tante, davvero tante».

Lo testimoniano anche alcuni turisti milanesi ospiti dell’Istituto del Santo Volto e Pietro Goglia, turista emiliano che per quindici giorni ha vissuto la sua vacanza nel residence accanto alle suore tra il disagio e le notti in bianco.

«Avevamo le prostitute proprio a pochi metri dalla nostra camera - racconta -. All’inizio con loro in qualche modo si conviveva , perché erano abbastanza discrete, finché in coincidenza con la Notte Rosa la situazione è precipitata, perché sono arrivati anche diversi trans, che si sono piazzati sulla strada con abiti alquanto succinti. Uno di loro addirittura esibiva le sue parti intime, senza indossare neppure uno slip. Una vergogna. E’ stata un’esperienza incredibile. Abbiamo sentito urla, discussioni, un caos infernale, tanto da non poter dormire». E ancora: «Le forze dell’ordine sono intervenute più volte. Come sempre fermano e identificano chi si prostituisce, ma il guaio è che questi individui subito dopo riprendono il loro posto. Solo tra il residence Margherita e l’istituto delle suore accanto ho contato più di dieci trans e lucciole, per poi non parlare di tutte quelle che lavorano nelle vie accanto. I nostri figli sono adolescenti così ogni sera con paura siamo rimasti ad attenderli col cuore in mano».

Parole e impressioni che si ripetono anche a poche centinaia di metri: «Qui non si sa più che fare – commenta Elena Sanchini del Villa Gioiosa – io, come tutti gli altri albergatori, ci vergogniamo soprattutto per i turisti. In passato le lucciole venivano addirittura a lavorare nel nostro parcheggio privato».