A due anni dal terremoto la chiesa di Ficarolo riapre ai fedeli

Il vescovo Lucio Soravito de Franceschi ha celebrato la messa (FOTO)

La riapertura della chiesa di Ficarolo a due anni dal terremoto (foto Donzelli)

La riapertura della chiesa di Ficarolo a due anni dal terremoto (foto Donzelli)

Ficarolo (Rovigo), 7 settembre 2014 - Il grande giorno per la comunità di Ficarolo è iniziato di buon mattino (FOTO). Il fermento si toccava con mano, l’attesa quella delle grandi occasioni. Dopo oltre due anni dal terremoto di maggio 2012 la chiesa dedicata a Sant’Antonino è stata restituita, in tutto il suo splendore, ai fedeli. E la rande impresa è stato salutata dalla partecipazione dei cittadini di Ficarolo alla messa celebrata dal vescovo di Adria Rovigo Lucio Soravito de Franceschi. Al suo fianco Giancarlo Crepaldi, parroco di Ficarolo, insieme a una ventina di sacerdoti della diocesi e a Valerio Valentini e Tiziano Bonomi, rispettivamente priori delle delegazioni di Rovigo e Verona dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.

I cavalieri dell’ordine del Santo Sepolcro sono stati i protagonisti della prima parte della mattinata scandita dalla visita guidata da Massimiliano Furini, direttore dei lavori e cavaliere membro dell’ordine, proseguita con la riflessione di Valerio Valentini riservata ai cavalieri veneti sul tema ‘L’inno della carità di San Paolo’ e terminata con la vestizione. Il corteo ha portato cavalieri, dame e sacerdoti all’interno della parrocchiale per l’inizio della messa. Un clima di attenta e devozione ha accompagnato i diversi momenti forti della celebrazione. L’unanime riconoscimento allo splendore della chiesa di Ficarolo è stato il filo conduttore che ha accompagnato la riflessione durante la funzione religiosa. «Siate chiesa viva, non siete chiesa per voi stessi ma siate chiesa per continuare la missione di Cristo». 

Il vescovo, durante l’omelia, ha definito chiaramente il senso di questo grande evento: «In questi due anni avete vissuto come popolo pellegrino nel deserto. Oggi è il giorno del rientro nella vostra chiesa, ancora più bella di prima. Ma oltre alla gratitudine nei confronti di chi, in diversi modi, ha collaborato, la consapevolezza che questa chiesa è lo scrigno all’interno del quale è conservata la fede dei nostri padri e delle nostre madri, punto di riferimento per i cittadini di Ficarolo, la vostra casa, la casa che ospita i segni sacramentali della presenza di Cristo. Una chiesa che è segno del tempio vivo che ciascuno di noi è». E quindi l’esortazione del vescovo a considerare la riapertura della chiesa uno stimolo teso ad accrescere la testimonianza: «In questa chiesa dovete costruire una comunità unita attraverso l’ascolto della parola di Gesù». Un invito importante in un giorno di festa, che è proiettato alla testimonianza del messaggio evangelico. Chi canta prega due volte diceva Sant’Agostino, il coro all’Eucarestia accoglie il messaggio del vescovo, «O Signore fai di me uno strumento della tua pace. Dammi un cuore grande che sia voce di speranza, con gli ultimi del mondo nella povertà». Per Ficarolo, da oggi, una nuova partenza.