L’Italia è in prima linea nella lotta al cibo contraffatto

IL MINISTRO MARTINA: «IN 18 MESI EFFETTUATE OLTRE 200.000 VERIFICHE IN TUTTA LA FILIERA NAZIONALE»

Maurizio Martina

Maurizio Martina

L’ITALIA ha un ruolo di primo piano nella lotta alla contraffazione al falso cibo, grazie a centinaia di azioni di tutela a livello internazionale e decine di migliaia di controlli interni. Lo sostiene il ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, secondo cui «oltre 200.000 verifiche negli ultimi 18 mesi in tutta la filiera nazionale e oltre 600 azioni di tutela del ‘Made in Italy’ di qualità in tutto il mondo» fanno dell’Italia «il Paese leader sui controlli a livello internazionale».

Il ministro lo ha detto intervenendo a un’iniziativa che si è tenuta a Modena. «L’Italia è l’unico Paese al mondo – ha continuato – ad avere un piano di contrasto all’agropirateria su Internet, che rappresenta oggi la nuova frontiera delle frodi. Abbiamo sottoscritto due protocolli operativi con i grandi del commercio via web come Alibaba e eBay - ha proseguito - con le quali tuteliamo i nostri prodotti Dop e Igp facendo rimuovere le inserzioni del falso cibo italiano».

Intese, ha detto il ministro, «che hanno consentito, ad esempio, di bloccare in una sola operazione una frode da 5.000 tonnellate al mese di Parmesan, la metà della produzione mensile del Parmigiano Reggiano Dop vero. È una battaglia che portiamo avanti quotidianamente con un impegno costante del nostro Ispettorato repressione frodi. Stiamo facendo scuola, come ha ribadito a Expo la Commissione europea citando le buone pratiche italiane come modello».

TRA LE principali operazioni anti- contraffazione, si segnalano il blocco alla vendita di finto Prosecco Dop in catene di distribuzione in Gran Bretagna, la rimozione da eBay di ‘wine kit’ evocanti la Docg Barolo e finti Aceto balsamico di Modena prodotti negli Stati Uniti, e l’operazione contro il falso olio venduto in una grande catena di Londra.