Valentino Rossi ha perso, viva Valentino Rossi

La lettera. Risponde il vice direttore de 'il Resto del Carlino'

Bologna, 11 novembre 2015 - Perché stupirsi se un corridore ne aiuta un altro, quando questi è un connazionale? Oggi lo sport si pratica all’insegna del guadagno, che è enorme, e non più romantico come molti lustri fa. E il motociclismo non fa eccezione. E’ diventata una consuetudine mettersi al servizio di qualcuno in cambio di opportunità che spesso riempiono il portafogli anche a chi non vince. Tiziano Poggio, Bologna

Risponde il vice direttore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

La frase di Lorenzo, vincitore del mondiale, dice tutto: «Marquez e Pedrosa, spagnoli come me, sono stati rispettosi e mi hanno aiutato». Non dobbiamo stupirci, infatti, se anche in uno sport individuale qualcuno a volte fa il gioco di squadra attraverso un ostruzionismo palese. Marquez e Pedrosa, codardi, invece negano ogni accordo mentre il vincitore inconsapevolmente ammette. E allora tutti e tre abbiano il coraggio di dirlo in coro: è stata una trappola. E dunque che la Spagna si tenga il titolo. Il Dottore non ce l’ha fatta per una doppia ingiustizia (penalizzazione e biscotto) ma è passato alla storia. In alto la Coppa, vinta per professionalità, simpatia, popolarità. Gliel’hanno consegnata decine di migliaia di tifosi e simpatizzanti. Come succede a certe canzoni del festival di Sanremo: non entrano in classifica ma poi fanno il record di vendite.

beppe.boni@ilcarlino.net