Vasco Rossi, il libro su 'La favola rock' firmato da Marco Mangiarotti

La presentazione alla libreria Coop Ambasciatori

Vasco Rossi, il libro su 'La favola rock' firmato da Marco Mangiarotti (foto Schicchi)

Vasco Rossi, il libro su 'La favola rock' firmato da Marco Mangiarotti (foto Schicchi)

Bologna, 28 giugno 2017 - La “favola antica” di cui Vasco Rossi parla in una delle sue canzoni più dolci aspettava, fluttuando nell'aria, “colui che l'avrebbe di nuovo narrata”. A farlo, insieme a Blasco in persona, ha pensato il critico musicale Marco Mangiarotti (FOTO), che lo conobbe nel lontano 1975, con un libro dal titolo più che eloquente, 'Il giovane Vasco - La mia favola rock', sugli scaffali a ridosso del concerto oceanico di sabato, al ModenaPark.

Al centro della trama di una fiaba che odora di provincia e genialità, della quale l'autore ha discusso alla libreria Coop Ambasciatori (VIDEO) con il direttore Progetti e iniziative editoriali di Poligrafici Editoriale Pierluigi Masini, ci sono gli anni della formazione sentimentale e professionale di Vasco, quelli vissuti fra Modena e Zocca.

Il volume, distribuito in edicola dallo scorso 20 giugno con QN, il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno, si presenta, nelle parole di Mangiarotti, come “un libro di Vasco e con Vasco, non semplicemente su Vasco, come altre pubblicazioni che lo hanno preceduto”. A emergere, in un linguaggio che resta sempre il più aderente possibile alla genuina parlata del re dei rocker italiani, sono memorie e aneddoti mai raccontati prima, che spaziano dal bimbo che trionfava all'Usignolo d'Oro fino alla notte più indimenticabile, quella deflagrante di Sanremo.

Molti altri retroscena gustosi attendono poi, fra numerose foto inedite, i lettori più appassionati, fra il racconto dalla genesi di Albachiara, l'arrivo quasi marziano di Renato Zero nell'Appennino modenese e le prime, meste esibizioni davanti a platee quasi vuote. Oltre a questo, spazio ai sogni giovanili infranti del Vasco, che a 18 anni, nonostante una passione spasmodica per la chitarra, si vedeva psicanalista o studente del Dams. “Ormai nelle interviste si esprime con le parole che si trovano – ha chiosato Mangiarotti riferendosi al suo illustre compagno d'avventura – perché questa è la prima volta in cui Vasco è stato capace, con la sua ironia, di sistemare ricordi tanto antichi”. Come la favola della canzone.