"L’autismo si sta prendendo i nostri bimbi"

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di Fabiola

Casarini*

La ricerca non ha ancora portato a forme di prevenzione, ma i trattamenti educativi intensivi precoci sono sempre più affidabili.Nella nostra provincia la rete Errepiù (www.errepiu.org) di cui sono presidente studia l’efficienza dei trattamenti attraverso una collaborazione con la Columbia University in due centri tra Reggio e Rubiera. Quest’ultimo, ‘Scuola delle Stelle’, ha raggiunto un grande risultato: ben 3 bambini su 7 di quelli che iniziano i trattamenti prima dei 2 anni d’età a 7 anni non sono più diagnosticabili di autismo o altri disturbi dello sviluppo. Le soluzioni però non sono immediate. Divulghiamo i risultati solo da poco, perché è corretto fare affermazioni dopo almeno un decennio di risultati stabili. In ogni caso saremo gli unici relatori europei a essere invitati al più importante convengo internazionale sull’autismo, che si svolgerà a maggio a Boston. E’ importante ‘sposare’ un approccio solo dopo averne constatati i vantaggi: ci sono troppi ‘ciarlatani’ che vendono servizi inutili per l’autismo Come associazione ci occupiamo anche di ragazzi e adulti attraverso l’altro cento, VitaLab a Reggio. C’è comunque un’ottima possibilità di conquistare autonomie. L’angoscia dei genitori per quello che accadrà ai figli ‘dopo di noi’ va affrontato con coraggio, attraverso obiettivi realistici: vanno re-inventati i centri diurni, le soluzioni residenziali e i programmi di inserimento lavorativo in modo da sfruttare tutte le capacità di questi ragazzi sorprendenti. Chioso dicendo che come denunciato da Elio (il cui figlio soffre di autismo, ndr) spesso gli ‘esperti’ dell’autismo devono essere i genitori stessi. Sono loro, attraverso eroismi quotidiani e battaglie sociali, a chiedere che i trattamenti e le informazioni siano a portata di tutti. Oggi tutti i media parleranno di autismo e per un attimo sembrerà che l’inclusione sia a portata di mano. Ma servirà l’impegno di tutti e la creazione di appositi tavoli di lavoro, che diano retta ai ricercatori e predispongano investimenti concreti".

* ricercatrice, fondatrice e presidente di Errepiù