{{IMG_SX}}Senigallia, 17 luglio 2008 - Vittima dell'ennesima lite con l'ex. Francesca Lorenzetti, 53 anni anni, vice direttrice dell'ufficio postale di via delle Viole, non ha potuto difendersi dall'ex marito, Renzo Mandolini, 55 anni,  fisioterapista: l'ha accoltellata davanti proprio davanti all'ufficio postale.

 

L'ha attesa fuori, con un coltello in tasca. Lei l'ha scorto dalla vetrata e ha detto ai colleghi: ''Esco un attimo per parlargli''. Lì fuori l'ennesimo litigio, poi Mandolini ha gridato ''Mi hai rovinato la vita, adesso basta...'' e le ha sferrato due coltellate: una alla schiena e una al petto. La donna è caduta a terra, in una pozza di sangue. E' morta poco dopo in ospedale, mentre l'ex compagno attendeva seduto su un muretto l'arrivo della polizia.


 

 

Coppia molto conosciuta in città: lei, una donna ''gentile, discreta, mai una parola fuori posto'', racconta chi la conosceva, aveva un impiego dirigenziale alle Poste. Lui, apprezzato fisioterapista (aveva lavorato anche per le Olimpiadi di Torino), aveva vissuto a lungo a Cuba dopo la separazione da Francesca, risalente ad una decina di anni fa. Dal matrimonio erano nati tre figli, Serena, Lucia e Lorenzo, di 27, 22 e 20 anni, ma sia la vittima sia l'omicida avevano coltivato nuove relazioni sentimentali, e Mandolini era diventato di nuovo padre, di due bambini.
Cosa abbia scatenato la furia omicida dell'uomo non è ancora chiaro. La polizia, che lo sta interrogando, ha raccolto alcune testimonianze secondo cui al centro dei dissapori c'erano questioni di denaro, contenziosi sull'assegno di mantenimento, e le liti erano frequenti.


 

Quando i compagni di lavoro di Francesca e alcuni residenti dello stabile sono corsi fuori e hanno chiamato il 118, la donna aveva ancora il coltello piantato nella schiena. Renzo Mandolini era seduto immobile, con lo sguardo perso nel vuoto, a pochi metri di distanza. Alla pattuglia del Commissariato lo ha arrestato non ha detto niente, e non ha opposto resistenza. Sul delitto indaga il sostituto procuratore di Ancona Paolo Gubinelli, in attesa di conoscere i risultati dell'autopsia.

 

 

Mandolini, oggi contitolare dello studio di omeopatita e fisioterapia 'La fisioterapica', in via Cavour 25, dove lavora anche la figlia più grande, aveva deciso di emigrare nei Caraibi, a Cuba, dove aveva aperto un bar. Francesca aveva messo in vendita la casa di famiglia, rimasta a lei e ai figli, ed era andata a vivere con il nuovo compagno in un'altra abitazione di Senigallia. I proventi della vendita dell'alloggio, e altri contenziosi economici sarebbero stati il vero motivo dell'astio che il fisioterapista nutriva per l'ex compagna, ritenuta la fonte di tutti i suoi guai finanziari. Nel frattempo anche lui si era rifatto una vita con una cubana, da cui ha avuto due bambini, ma l'esperienza lavorativa ai Caraibi non era andata bene, e Mandolini aveva deciso di tornare in patria, e riprendere l'attivita' fisioterapica.
 

 

Il suo nome e il suo numero di cellulare figurano nell'agenda di tanti sportivi, marchigiani e non. Come professionista è noto e stimato.